Imperia, gestivano bar e officina con i soldi della droga: si apre il processo contro Taverna e Masottina

Dopo le indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura
Imperia. Si è aperto oggi, davanti al giudice collegiale del Tribunale di Imperia, il processo che vede alla sbarra Sergio Taverna, 53 anni, suo figlio Manuel, 22 anni e Giacomo Masottina, 44 anni: tutti e tre accusati di trasferimento fraudolento di valori in concorso.
Le indagini iniziate nell’ottobre del 2018, coordinate dal procuratore capo Alberto Lari e dal sostituito Luca Scorza Azzarrà e condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Imperia erano sfociate nell’operazione “Andalusia 2”, conclusasi con l’arresto di Sergio Taverna e Giacomo Masottina, con la misura cautelare dell’obbligo di firma per Manuel Taverna e il sequestro sequestro giudiziario con affidamento a un curatore di due bar (il “Caffè Garibaldi”, di piazza Dante a Imperia e il “Caffè 84” in via Romana a Ceriale), dell’officina “Punto Gomme”, sul lungomare Vespucci di Imperia, e di un conto corrente presso il credito agricolo Carispezia. Attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali, i militari dell’Arma erano riusciti a scoprire come venivano reinvestiti i proventi illeciti di ingenti traffici di droga (oltre 50 kg di marijuana) per i quali, proprio nell’ottobre del 2018, erano finiti in carcere Taverna senior e Masottina.
Il presidente del collegio, il giudice Laura Russo, ha incaricato un perito di trascrivere le intercettazioni raccolte dai carabinieri. La perizia verrà depositata entro 90 giorni, mentre l’istruttoria dibattimentale si aprirà il prossimo 17 settembre con l’esame dei testi della pubblica accusa. Il calendario del processo vede poi altre due udienze (24 settembre e 8 ottobre) prima di arrivare alla discussione, fissata il 22 ottobre.