Il tribunale concede il rito abbreviato per Zied Yakoubi: l’algerino accusato di tentata violenza sessuale su studentessa

Alena Sudokova verrà dunque ascoltata in videoconferenza il prossimo 16 giugno
Imperia. Il collegio del Tribunale di Imperia, presieduto dal giudice Laura Russo, ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore di Zied Yakoubi, algerino di 33 anni accusato di tentata violenza sessuale, lesioni colpose e spaccio di stupefacenti, disponendo nei suoi confronti il rito abbreviato condizionato all’esame della parte offesa: Alena Sudokova, 23 anni, studentessa tedesca di origini russe che mentre si trovava in vacanza a Sanremo, era stata vittima di un grave incidente, precipitando dalla scogliera di Capo Nero.
Era il 31 luglio del 2018. A seguito di una discussione con l’algerino, Alena cadde da uno spiazzo sull’Aurelia e finì sulle rocce di Capo Nero: un volo di decine di metri che la ridusse in fin di vita. Dopo diversi mesi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, la giovane si trova ora in una località assistita in Germania: nella caduta ha riportato lesioni gravissime e danni cerebrali.
L’imputato, che si è sempre professato innocente, inizialmente venne accusato di tentato omicidio, poi il capo di imputazione cambiò in tentata violenza sessuale, lesioni e spaccio.
Per Yakoubi, attualmente libero dopo l’aggressione a tre poliziotti a Ventimiglia che gli era costato un altro arresto solo poche settimane fa, il legale Mario Ventimiglia ha chiesto al collegio a inizio del processo, di procedere con il rito abbreviato condizionato, per chiarire alcuni aspetti della controversa vicenda. Richiesta che gli era stato rigettata dal gup lo scorso 17 gennaio in fase di udienza preliminare. Il tribunale collegiale ha invece ritenuto fondamentale ai fini della decisione, l’audizione della parte offesa, rappresentata dall’avvocato Giovanni Di Meo.
Alena Sudokova verrà dunque ascoltata in videoconferenza il prossimo 16 giugno. Non è escluso che la giovane possa venire a Imperia per rispondere alle domande dell’avvocato della difesa e del pubblico ministero Barbara Bresci.