Elezioni regionali, centrosinistra candidato presidente cercasi. M5S in caduta libera

3 marzo 2020 | 12:58
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Elezioni regionali, centrosinistra candidato presidente cercasi. M5S in caduta libera

Nuovo superindice per Riviera24.it elaborato da Opimedia Consulting. La coalizione Toti si conferma al 51%

Sanremo. Testa a testa tra Lega e Partito Democratico, situazione di parità fra Fratelli d’Italia e Cambiamo, caduta libera del M5S. Sono questi i numeri principali del nuovo super indice di tendenza* elaborato da Opimedia consulting, società del savonese specializzata nella comunicazione politica con la quale Riviera24.it sta collaborando per tenervi aggiornati costantemente sull’andamento delle preferenze ai vari partiti in vista delle elezioni regionali della prossima primavera.

A lasciare lo scenario sostanzialmente immutato, rispetto all’ultima rilevazione dello scorso mese, contribuisce l’assenza di un candidato presidente per la coalizione di centrosinistra. Un dato che inizia a farsi preoccupante se paragonato al fatto che la coalizione di Giovanni Toti (la quale annovera attualmente, oltre agli alleati storici Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Area Popolare, la neoformazione di Liguria Popolare), è in campagna elettorale da mesi, coronavirus permettendo. Un’assenza che rischia di pesare non poco sull’andamento negativo del Movimento 5 Stelle, il cui elettorato è in attesa di conoscere cosa decideranno a livello nazionale i vertici del partito sull’ipotesi di un’alleanza con il PD.

Anche se nella corsa alle elezioni del 2015 Giovanni Toti riuscì a scalzare il suo concorrente interno, il leghista Edoardo Rixi, solo sul finire di marzo, la situazione appare ben diversa da quella di allora. A fronteggiarsi, infatti, erano due volti nuovi: Raffaella Paita (erede del patrimonio politico di Claudio Burlando) e lo stesso Toti che si ricandida per il secondo mandato consecutivo.

«Nel mese di febbraio in Liguria non si registrano grandi cambiamenti. Consueto testa a testa per la posizione di primo partito ligure con Lega al 26% e PD al 25% immutati, spiega Paolo Ghibaudo, direttore di Opimedia. “Cambiamo” formazione guidata dal presidente della Regione Liguria Toti che conferma il 9% al pari di Fratelli d’Italia anch’esso fermo al 9%.
Ulteriore calo del M5S, fermato dall’indecisione sulle scelte delle prossime elezioni regionali che scende al 7% (-2%) rispetto al 9% segnato nel mese di gennaio. Tra i partiti del centrodestra anche Liguria Popolare che conferma il 3%. Italia viva ferma al consueto 4%, come fermi ai dati del mese precedente anche i Verdi (2%) e +Europa (2%). La coalizione di centrodestra nel suo insieme conferma il 51% delle preferenze potenziali contro il 36% del centro sinistra (senza il conteggio di “Azione” che vale il 2%).

La proiezione in terra ligure dell’alleanza di governo nazionale per converso raggiungerebbe teoricamente il 39% complessivo (PD+LEU+M5S+Italia Viva)».

SIR LIGURIA febbraio 2020 PARTITI

«Da valutare nel centrosinistra l’assenza, al momento, del candidato alla presidenza della Regione, indicazione quella del candidato presidente, in grado di apportare consenso aggiuntivo o perdita di voti, continua il direttore di Opimedia. Negli ultimi anni la scelta dei candidati alla elezioni regionali ha determinato spostamenti crescenti. Se 10 anni fa, un buono o cattivo candidato poteva determinare uno spostamento rispetto ai partiti che lo appoggiavano del +-2%, oggi un buono (o pessimo) candidato può causare spostamenti anche del -+6% con dati che sono arrivati in casi eccezionali vicini al +-10%.
Ciò indica, a fronte di un indebolimento dei partiti, una tendenza dell’elettorato a dare grande importanza alla figura di colui che si candidata a guidare la Regione: aspetto quest’ultimo di importanza crescente o addirittura decisivo per l’esito elettorale finale».

SIR LIGURIA febbraio 2020 SCHIERAMENTI

*Scheda tecnica super indice regionale

Il SIR (“Super Indice Regionale” ©) è un modello statistico elaborato ogni 15 giorni su base regionale da Opimedia.
Il dato finale è il risultato prodotto da modelli matematici che combinano i dati storici su base locale con gli indici ricavati da tutti i sondaggi elettorali degli ultimi 15 giorni.

Il SIR (“Super Indice Regionale”©) fornisce dunque l’andamento del consenso dei principali partiti e delle coalizioni nella regione di riferimento.