Coronavirus: Scullino firma ordinanza a Ventimiglia. Anche Bordighera e Vallecrosia pronte al giro di vite
Chiusi al pubblico cimiteri, parchi e aree cani
Bordighera. Dopo Ventimiglia, anche i sindaci di Bordighera e Vallecrosia stanno predisponendo un’ordinanza contenente restrizioni per arginare la diffusione del coronavirus. Tra le misure contenute nel documento, è prevista la chiusura di cimiteri, parchi cittadini, aree di sgambettamento cani e limitazione dell’uso della bicicletta e delle passeggiate. I primi cittadini di altri Comuni del comprensorio intemelio, come Dolceacqua e Camporosso, stanno valutando il da farsi e attendono le decisioni che il governo centrale prenderà, già probabilmente da questa sera.
Pugno duro. Dopo aver chiuso lo scorso fine settimana la passeggiata a mare, il sindaco Vittorio Ingenito ha prorogato l’ordinanza che vieta alle persone di passeggiare sul lungomare. Oltre a questo, ha predisposto un nuovo documento, insieme al sindaco Scullino e ad altri colleghi. A Bordighera, dunque, saranno chiusi al pubblico i cimiteri comunali, ma sarà comunque garantita l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione e tumulazione delle salme. Chiusi gli orti comunali non gestiti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli; chiuse le aree di sgambamento cani. Non si potrà più portare i bambini a giocare nei giardini e nei parchi pubblici: saranno chiusi. Gli spostamenti a piedi, o in bici, saranno consentiti esclusivamente «per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche per lavoro, ragioni di salute o altrenecessità, come gli acquisti di generi alimentari e di prima necessità». E ancora, si legge nell’ordinanza, è prevista «la limitazione di attività motoria (compreso passeggiate, corse, allanamenti, ecc.) e sportiva di ogni genere salvo che non sia espressamente richiesta con certificazione medica». Non è vietato uscire con il proprio animale di compagnia, ma solo per le sue esigenze fisiologiche e nei pressi della propria abitazione.
Vallecrosia. Il testo dell’ordinanza è stato condiviso anche dal sindaco di Vallecrosia Armando Biasi: «Firmeremo l’ordinanza per dare un segnale forte ai cittadini – dichiara Biasi -. Si tratta di prescrizioni che erano già previste nel decreto del premier Conte, ma che vengono chiarite e ribadite da noi sindaci, che abbiamo una responsabilità diretta sulla salute dei nostri cittadini».
«Se gli italiani avessero utilizzato il buonsenso – aggiunge il sindaco – Non si sarebbe dovuto arrivare a tanto. L’ordinanza ora è necessità di popolo, ma sarebbe stato meglio ragionare».
Pur condividendo il contenuto dell’ordinanza, si sono presi 24 ore per riflettere, i sindaci Davide Gibelli (Camporosso) e Fulvio Gazzola (Dolceacqua). «Sono d’accordo con il testo del documento – dichiara Gibelli – Ma attendo di sapere se come sindaco posso emanare questa ordinanza, visto che nel DPCM il sindaci erano stati esautorati dall’emanare ordinanze inerenti la salute pubblica, di cui invece si occupano Governo centrale e Regione Liguria». «Attendiamo stasera come agirà il governo Conte – gli fa eco Gazzola – Poi valuteremo cosa fare. Bisogna però considerare che la situazione nei piccoli paesi è diversa da quella in città. Qui ci sono anziani che hanno la campagna dove fanno l’orto con il quale si mantengono: ci sono dunque degli aspetti dai quali non si può prescindere».