Coronavirus, Scajola chiude lungomare, moli e Parco urbano
Spesa ammessa per soli articoli di necessità, cani a spasso entro 300 metri dall’abitazione
Imperia. Con un messaggio in diretta Facebook rivolto agli imperiesi, il sindaco Claudio Scajola ha illustrato l’ordinanza in vigore dalla mezzanotte di oggi fino alle 24 di venerdì 3 aprile.
Il documento recepisce le direttive del presidente della Regione Giovanni Toti in materia di restrizioni.
Interdetti spiagge, tutto il lungomare lungomare, calate moli in tutta la città. Le uscite per la spesa sono ammesse solo per acquisto di beni di prima necessità. I cani possono essere portati a spasso per i loro bisogni solo entro 300 metri dalla propria abitazione.
I vigili sorveglieranno in maniera rigida l’applicazione del provvedimento.
«Lottiamo contro un nemico invisibile, lo sconfiggeremo solo stando a casa, rimanendo distanti. La ripresa ci sarà», ha detto il primo cittadino.
I dettagli dell’Ordinanza
Divieto della presenza e degli spostamenti di persone fisiche nei seguenti luoghi:
le passeggiate litoranee (Piazzale Santa Lucia a Borgo Prino, i marciapiedi lato mare di Lungomare Colombo e Via Lamboglia, Piazzetta Leonardo Dulbecco, Spianata Varese, Passeggiata Moriani, Passeggiata Aicardi, Calata Anselmi, i moli del nuovo Porto Turistico, il Parco Urbano San Leonardo, Calata Cuneo, il Molo Lungo del Porto Di Oneglia, Spianata Peri lato mare, Via A.S. Novaro lato mare, giardini Luciano Berio, la Rabina);
le spiagge e le scogliere di tutta la fascia costiera comunale;
tutti i giardini e i parchi pubblici, Largo Ghiglia, Piazza della Vittoria e i cimiteri cittadini;
il divieto di utilizzo delle panchine pubbliche con una distanza inferiore al metro da parte dell’utenza;
la chiusura di tutti gli esercizi commerciali e dei distributori automatici di somministrazione di alimenti e bevande collocati su aree pubbliche entro e non oltre le ore 20;
il divieto di allontanarsi da un raggio di 300 metri dalla propria residenza o abituale dimora per lo sgambamento e i bisogni fisiologici del proprio animale domestico;
il divieto di utilizzo della bicicletta se non per i casi di spostamento per comprovate esigenze lavorative o per acquisto di beni di prima necessità.