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Coronavirus, Policlinico San Martino fa post shock su Facebook: «L’unica corsa che farete sarà in rianimazione»

20 marzo 2020 | 15:19
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Coronavirus, Policlinico San Martino fa post shock su Facebook: «L’unica corsa che farete sarà in rianimazione»
Coronavirus, Policlinico San Martino fa post shock su Facebook: «L’unica corsa che farete sarà in rianimazione»
Coronavirus, Policlinico San Martino fa post shock su Facebook: «L’unica corsa che farete sarà in rianimazione»

“Volutamente forte” per rafforzare il concetto di “Rimanete a casa” visto che finora sono 37 i ricoverati in Malattie Infettive, 33 in Rianimazione, 30 al Padiglione 10, 18 al Padiglione 12 e altri decessi

Genova. Sul profilo Facebook ufficiale dell’ospedale Policlinico San Martino è stata pubblicata una foto volutamente ‘shockante’, di una paziente appena estubata (volto e nominativo del ricoverato ‘pixellati’ nel rispetto delle norme vigenti della privacy) insieme ai professionisti impegnati nel reparto di Rianimazione al 3° piano del Monoblocco con il commento: «Volete trovarvi nelle condizioni di questa paziente? No? E allora statevene a c.a.s.a! Perché diversamente l’unica corsa che farete sarà verso il reparto di rianimazione».

Iniziativa messa in atto per rafforzare il concetto di «Rimanete a casa» visto che fino ad ora sono 37 i ricoverati in Malattie Infettive, 33 in Rianimazione, 30 al Padiglione 10, 18 al Padiglione 12 all’ospedale Policlinico San Martino e altri decessi riscontrati nel frattempo. Si tratta diuna paziente nata e residente a Genova di 81 anni, deceduta presso il Padiglione 12 alle 4 di stamani, di un paziente nato in provincia di Caserta ma residente a Genova di 72 anni, presso la Rianimazione del 3° piano del Monoblocco, deceduto oggi alle 12 e di un paziente nato e residente a Genova di 68 anni, presso la Rianimazione del Monoblocco – 3° piano.

A partire da lunedì è stato attrezzato un servizio dell’ospedale, dal reparto di Gestione del Rischio Clinico e della Qualità (dott. Orengo), che permetterà a due infermieri specificatamente formati e attrezzati di DPI, di raggiungere le dimore dei professionisti risultati positivi al primo tampone, per una nuova rilevazione, accompagnati da un autista del servizio interno, anch’esso munito di DPI. L’obiettivo è di constatare l’eventuale negatività dei professionisti, nel rispetto dei tempi della patologia, per riaverli nuovamente in servizio in struttura.

E’ stato incassato dall’Unità Operativa Bilancio e dalla Programmazione Finanziaria dell’Ospedale il primo bonifico, di 134.007,80€ derivante dalla raccolta fondi ‘Che l’inse?’ promossa da Il Nerviese (Matteo Sacco), che nel frattempo sta proseguendo. I fondi sono stati destinati agli acquisti di: una colonna video fibroscopia completa di 2 fibroscopi per il 2° piano Monoblocco oggi reparto di Rianimazione supplementare per pazienti Covid-19, una centrale di monitoraggio sempre per il 2° piano Monoblocco e una centrale monitoraggio per il reparto di Terapia Intensiva del Monoblocco 4° piano.

Domenica prossima, a partire dalle 10, presso la Chiesa Nostra Signora delle Grazie e S. Caterina all’interno dell’ospedale sarà officiata dal cardinale Angelo Bagnasco una messa a porte chiuse.

Alle 12.30 sono arrivati in struttura, presso il magazzino centrale, 45 bancali di DPI, provenienti da Pavia e trasportati in loco dalla Protezione Civile. Non sono presenti mascherine, ma tutti gli altri dispositivi utili nella gestione di pazienti Covid.

Sono stati donati da Yf Capital e Yuwell, attraverso Esaote, 500 misuratori di temperatura a infrarossi, consegnati in ospedale dalla protezione civile. YF Capital e Yuwell è tra i maggiori produttori di apparecchiature medicali homecare in Cina.