Coronavirus, nuove misure per l’accesso agli ospedali delle donne in gravidanza
Ogni punto nascita disporrà un’area di triage a loro dedicata
Genova. Un protocollo di gestione clinica, condiviso a livello regionale, per garantire la presa in carico appropriata della donna in stato di gravidanza, dal momento in cui accede alle strutture sanitarie: è questo il documento, elaborato dal Diar materno-infantile e in corso di attivazione in tutta la Liguria.
In un momento critico e delicato per il nostro Sistema sanitario regionale e non solo, i professionisti liguri hanno voluto garantire sicurezza e continuità assistenziale anche alle donne in gravidanza e durante il parto, attraverso percorsi dedicati.
Le donne in gravidanza, come tutti noi, possono sviluppare infezioni delle vie respiratorie, per questo motivo, il protocollo prevede che il Pronto soccorso ostetrico, di ogni Punto nascita, disponga di un’area di triage che garantisca un luogo di isolamento (stanza con bagno) e personale formato, nonché dotato di idonei dispositivi di protezione individuale.
«Ringrazio il gruppo di lavoro del Diar materno infantile e tutti i professionisti che hanno partecipato alla stesura di questo importante protocollo a tutela della donna in gravidanza, per garantire la massima sicurezza, anche in questo ambito, a tutte le donne che ne avessero bisogno in un momento così delicato della propria vita – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria. Il nostro Servizio sanitario, seppur in un momento così critico e impegnativo, non poteva dimenticare i bisogni e le necessità delle future mamme. Si tratta del modo migliore per il Sistema sanitario per ricordare che oggi è la festa delle donne, guardando al futuro; colgo l’occasione – conclude Viale – per ringraziare tutte coloro che sono impegnate per far fronte all’emergenza del nuovo coronavirus».
Sono previsti inoltre, percorsi e protocolli dedicati anche per gli accessi ambulatoriali, per garantire la massima sicurezza a utenti e operatori durante l’accesso e la permanenza nelle strutture sanitarie.