Coronavirus, molti negozi hanno deciso di chiudere per aderire alla campagna #iorestoacasa

11 marzo 2020 | 18:14
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Nessun obbligo da parte delle istituzioni, solo senso civico e responsabilità

Sanremo. Da Ventimiglia a Imperia sono decine i negozi di abbigliamento, calzature, oggettistica, make up e altri generi che hanno deciso di chiudere l’attività al pubblico, aderendo così alla campagna nazionale #iorestoacasa.

Nonostante la mancanza di un obbligo da parte delle istituzioni, i negozianti hanno abbassato le serrande motivando così la scelta intrapresa: «A salvaguardia dei nostri dipendenti e dei nostri clienti abbiamo deciso di tenere momentaneamente chiusi i nostri punti vendita da oggi, 11 marzo, fino a data da destinarsi». Altri hanno aggiunto che la decisione è stata presa «anche in segno di rispetto verso tutti coloro che lavorano e combattono perché l’epidemia sia debellata e di condivisione con quanti, responsabilmente, decidono di auto-limitare le proprie uscite».

Se in molti casi si può parlare di menefreghismo degli italiani, che continuano ad uscire e incontrarsi il luoghi aperti e anche nei locali nonostante il numero di casi di Covid-19 aumenti ogni giorno in maniera esponenziale, i sacrifici di chi chiude la propria attività a tutela della salute pubblica mostrano il lato dell’Italia generosa e solidale che il mondo ha imparato a conoscere.

«Insieme ce la faremo – ha scritto in un post su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza -. Abbiamo esteso le misure già previste per le aree più critiche a tutto il Paese. Siamo consapevoli di chiedere sacrifici che però sono indispensabili. Ora più che mai è decisivo il contributo di tutti». E in molti l’hanno capito.