Coronavirus, minorenni imperiesi bloccati a Nizza. La denuncia di un genitore: «Mi impediscono di raggiungere mia figlia»

22 marzo 2020 | 21:20
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Coronavirus, minorenni imperiesi bloccati a Nizza. La denuncia di un genitore: «Mi impediscono di raggiungere mia figlia»

Spiega Ballestra: «Avevo l’autocertificazione e i documenti di viaggio per l’aeroporto ma la polizia francese non li ha voluti neanche vedere»

Ventimiglia. Ci sono alcuni studenti imperiesi di rientro dal periodo di studio all’estero a causa dell’emergenza legata al coronavirus, che da questa sera sono bloccati all’aeroporto di Nizza, con i genitori a cui viene impedito dalle autorità d’oltralpe di andare a prenderli per riportarli in Italia. E’ questa la disavventura denunciata da uno dei testimoni diretti del caso, il ventimigliese Gianni Ballestra.

«Mia figlia è rientrata questa sera alle 20:30 da Dublino dove, insieme ad altri ragazzi italiani, si trovava per un periodo di studi all’estero. Quando sono partito per andarla a prendere, giunto al casello dell’uscita aeroporto, a Nizza, la gendarmeria mi ha rispedito indietro nonostante avessi con me l’autocertificazione scaricata dal sito del ministero degli esteri francese e una copia dei documenti di viaggio, spiega Ballestra.

Sono esterrefatto e preoccupato – continua – ora questi ragazzi, tra cui mia figlia Asia di diciassette anni, si trovano a poche ore dall’inizio del coprifuoco nell’impossibilità di rivedere i propri genitori, con l’aggravante di non avere un albergo prenotato e corrono il rischio di dover passare la notte in aeroporto. Il tutto nell’indifferenza della polizia di frontiera italiana, alla quale mi sono rivolto per avere supporto. La risposta di un operatore è stata lapidaria: Se i francesi hanno deciso così, si deve adeguare».