Coronavirus, l’assessore Scajola interviene a sostegno dei lavoratori frontalieri penalizzati dal Dpcm “Cura Italia”
«La tutela dei lavoratori è fondamentale per attutire i riflessi economici negativi dell’emergenza sanitaria e garantire tranquillità a tante famiglie del territorio»
Ventimiglia. «Dopo la pubblicazione del DPCM del 16 marzo – afferma l’assessore regionale Marco Scajola, con delega ai Rapporti con i Lavoratori Frontalieri – sono stato contattato dai rappresentanti dei lavoratori frontalieri, che mi hanno espresso le loro preoccupazioni, in quanto non sono tutelati in alcun modo dal DPCM “Cura Italia”. I lavoratori frontalieri sono una categoria numerosa nel Ponente ligure, che ogni giorno affronta molte difficoltà per recarsi sul luogo di lavoro, in questa situazione estrema che stiamo vivendo, che sta colpendo tutti noi dal punto di vista sanitario, ma anche economico; questa categoria di lavoratori lamenta di essere stata completamente dimenticata dal Governo, che non ha previsto nessun tipo di sostegno per loro».
«In questo momento si sono verificati licenziamenti o procedure di fine missione per i frontalieri interinali e a contratto a tempo determinato.Questa categoria rappresenta circa il 50% della forza lavorativa transfrontaliera ed è penalizzata in quanto non percepisce la cassa integrazione, chomage tecnique, o la percepisce in maniera modo ridotta. Avendo la delega ai rapporti con questa categoria di lavoratori, mi attiverò nelle sedi opportune per far sentire la loro voce, per tutelare le loro famiglie in questo momento così delicato, con l’obbiettivo che nei decreti attuativi possano essere equiparati quantomeno ai lavoratori autonomi, potendo usufruire, in questo modo del bonus di 600,00 euro. I lavoratori frontalieri, pur essendo lavoratori dipendenti, ai fini fiscali vengono già equiparati ai lavoratori autonomi. La tutela dei lavoratori è fondamentale per attutire i riflessi economici negativi dell’emergenza coronavirus e garantire tranquillità a tante famiglie del territorio» – dice.