il vertice |
Sanità
/
Zone
/

Coronavirus, l’appello del prefetto Intini ai sindaci: «Servono spazi e posti letto per le quarantene»

6 marzo 2020 | 19:37
Share0

Damonte Prioli sulla diffusione del file audio che ha provocato allarme: «L’azienda sta valutando provvedimenti»

Imperia. Il prefetto Alberto Intini ha convocato i sindaci, i responsabili delle Forze dell’ordine,  rappresentanti della Protezione civile per fare il punto dell’emergenza coronavirus.

«La Protezione civile in un’ottica di programmazione di valutazione di possibili step di intervento a livello preventivo, pensa che potrebbero esserci bisogno di strutture che aumentino l’occupazione di posti letto in ospedale – ha dichiara il prefetto  – Se si trovasse una struttura vuota, non utilizzata in ambito extra cittadino già da ora, laddove ci sarebbe un’emergenza sarebbero pronti a ricoverare persone “in quarantena”, mentre nell’emergenza sarebbe più difficile perdere del tempo per trovare una struttura adatta. E’ una richiesta rivolta ai Comuni. Se qualche sindaco avesse a disposizione una simile struttura si faccia avanti, sarebbe utile un edificio per persone in quarantena, preventiva o post ricovero, in provincia di Imperia».

La riunione che doveva aver luogo in prefettura si è tenuta all’auditorium della Camera di commercio, proprio per ottemperare alla direttiva che prevede il mantenimento delle distanze di sicurezza tra le persone.

Il Direttore generale di Asl1,Marco Damonte Prioli, è intervenuto in merito ai messaggi di allarmismo circolati in questi giorni attraverso i canali social: «Voglio ringraziare le strutture di emergenza, il reparto di Malattie Infettive e tutti gli operatori di ASL1 che, con grande impegno, ogni giorno, permettono di affrontare la situazione che stia-mo vivendo, legata al coronavirus. Purtroppo, in queste ultime ore, abbiamo assistito ad alcuni passaparola e allo scambio di messaggi, veicolo di vera e propria disinformazione. In particolare ieri, si è assistito alla diffusione di un messaggio audio che ha creato un ingiustificato allarme sia tra la popolazione che tra gli operatori sanitari. In questo audio, si attribuiva la positività degli operatori intervenuti a supporto di un caso positivo registrato nei giorni scorsi. Il messaggio, è stato diffuso mentre venivano effettuati i tamponi al personale sanitario, i cui risultati negativi sono arrivati in data odierna. Un fatto deprecabile per il quale l’azienda sta valutando gli opportuni provvedimenti, come l’eventuale segnalazione per procurato allarme».

«Dispiace vedere, dunque, affermazioni contrarie e non corrispondenti alla realtà anche da parte di chi ha ruoli istituzionali e, in un momento come questo, dovrebbe collaborare costruttiva-mente invece di dare soluzioni che gli stessi professionisti dell’azienda non condividono. Tutti, siamo impegnati oltre le nostre forze per far sì che il sistema sanitario risponda alle esigenze di questo momento. E’ fondamentale la collaborazione e un atteggiamento di responsabilità da parte di tutti», ha sottolineato Prioli.