Coronavirus, il dramma degli anziani soli. A Casa Serena videochiamate con i parenti
Frequenti gli episodi di persone che si sentono abbandonate, non riuscendo a comprendere l’emergenza in atto
Sanremo. E’ l’ennesimo effetto collaterale non desiderato dell’emergenza coronavirus quello degli ospiti delle case di riposo che, in seguito all’inasprimento delle restrizioni per il contenimento del Covid-19, non possono più godere delle visite di parenti e amici.
Una situazione spesso davvero difficile, sopratutto per quegli anziani che erano soliti contare le ore che separavano una visita dall’altra. Per dare loro sollievo, il Comune di Sanremo, come tante altre realtà private della provincia di Imperia, si sono attivate per dotare le rispettive strutture di connessione a internet e di tablet con cui videochiamare le famiglie.
Un esperimento testato per la prima volta questa mattina anche a Casa Serena, l’ospizio di Poggio gestito direttamente da Palazzo Bellevue (anche se destinato a essere venduto), dove gli inservienti hanno messo in contatto utenti e parenti grazie all’uso della tecnologia. Una tecnologia che per chi è più in là con gli anni ha provocato duplice stupore: da una parte la sorpresa di vedere i famigliari e sentirli per mezzo di uno schermo dopo diversi giorni di silenzio e, dall’altra, la possibilità di fare due chiacchere a distanza, come probabilmente non erano più abituati a fare.
Da quando l’emergenza coronavirus è scoppiata – coinvolgendo anche infermieri e pazienti degli ospizi, sono diversi i casi di contagiati all’interno di queste strutture – le cose per chi lavora nelle residenze protette si sono complicate notevolmente. Molti anziani, infatti, hanno difficoltà nell’udito e nella vista e sono frequenti gli episodi di persone che si sentono abbandonate, non riuscendo a comprendere a pieno quel che sta succedendo nel mondo in questo periodo e perché mai le visite si siano stoppate da un momento all’altro senza preavviso.