Coronavirus, diocesi di Ventimiglia-Sanremo: sì alla Messa, ma le acquasantiere vanno svuotate e sigillate
Resta anche la precauzione di evitare lo scambio della pace
Ventimiglia. Visti gli sviluppo della situazione sanitaria legata all’emergenza coronavirus, anche monsignor Antonio Suetta, vescovo della diocesi di Ventimiglia – Sanremo, ha emesso nuove indicazioni per quanti riguarda le celebrazioni liturgiche e le attività parrocchiali. Dopo una settimana con le sante messe celebrate a porte chiuse e funerali e matrimoni “ridotti” per numero di partecipanti, le funzioni tornano ad essere pubbliche a partire da oggi. Ma con delle cautele: evitare grandi concentrazioni di persone nello stesso luogo; svuotare e asciugare le acquasantiere (eventualmente sigillarle); omettere lo scambio del segno di pace.
Catechismo. «Per quanto riguarda lo svolgimento degli incontri di catechesi per i fanciulli e per i ragazzi suggerisco di regolarsi conformemente alla gestione delle scuole pubbliche (se le scuole sono aperte, è possibile anche per le Parrocchie compiere attività omogenee), così come per tutte le altre attività parrocchiali», scrive il vescovo.
«Raccomando ancora – consiglia Suetta – di favorire incontri di preghiera (Adorazione Eucaristica, Rosario, Via Crucis, ecc.) con la speciale intenzione di supplicare il Signore per la guarigione dei malati, il sostegno delle famiglie e degli operatori sanitari, il suffragio per i defunti, il dono del consiglio e del discernimento per le autorità governative e sanitarie e per il nostro Paese affinché, in questa condizione di prova e turbamento, sappia ritrovare uno sguardo di fede, incrementi la reciproca solidarietà e sia risparmiato dalle temute conseguenze socio economiche soprattutto a carico delle persone più povere e fragili».
Oggi, inoltre, sarà possibile compiere il rito dell’imposizione delle ceneri in modo da recuperare la mancata celebrazione di mercoledì scorso.