Coronavirus, Di Muro: «Necessarie garanzie su telelavoro per lavoratori frontalieri. Lega chiede misure ad hoc»
«Tra Francia e Principato di Monaco risultano oltre 600 i lavoratori francesi che fruiscono del lavoro agile, opportunità preclusa invece ai nostri lavoratori»
Ventimiglia. «La Lega è pronta a chiedere misure, collegate al Dl coronavirus, rivolte all’attuazione del telelavoro dei lavoratori frontalieri italiani che si recano fuori confine ogni giorno e che in queste settimane stanno subendo disagi sempre più pesanti. Pensiamo, anche, alle famiglie che, con le scuole chiuse in Italia, devono stare con i propri figli a casa,prendendo ferie o sacrificando ore di lavoro» – dichiara il deputato della Lega Flavio Di Muro.
«Inoltre, è evidente che i lavoratori frontalieri siano esposti, più di altri, ai rischi del contagio, dovuti ai quotidiani spostamenti. Ad esempio, con il Principato di Monaco le trattative tra il nostro ministero del Lavoro e l’omologo dicastero monegasco, sul lavoro ‘agile’, sono ancora ferme a una fase interlocutoria, senza che si sia ancora arrivati a uno sblocco degli adeguamenti necessari all’attuazione del telelavoro, sarebbe auspicabile un provvedimento ad hoc che superi le attuali criticità per consentire, quantomeno per talune mansioni, ai frontalieri di non spostarsi, ogni giorno, oltre confine.
Tra Francia e Principato di Monaco risultano oltre 600 i lavoratori francesi che fruiscono del lavoro agile, opportunità preclusa invece ai nostri lavoratori. Il governo, nell’ultimo Dpcm sulle misure per il contenimento e la gestione del Covid-19, ha dato ampio rilievo alla promozione del telelavoro per il pubblico e per il privato: a maggior ragione questa possibilità va estesa ai lavoratori frontalieri, in modo che possano limitare il più possibile i propri spostamenti verso la sede della propria azienda» – afferma il deputato della Lega Flavio Di Muro.