Coronavirus condiziona abitudini di spesa delle famiglie, Coldiretti Liguria: «Con +16% vola ortofrutta per rafforzare sistema immunitario»

24 marzo 2020 | 12:47
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Coronavirus condiziona abitudini di spesa delle famiglie, Coldiretti Liguria: «Con +16% vola ortofrutta per rafforzare sistema immunitario»

«Per venire incontro alle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria in corso e garantire il fabbisogno alimentare settimanale con prodotti locali, è attivo, anche nella nostra regione, il servizio a domicilio di Campagna Amica»

Genova. «Il Coronavirus condiziona le abitudini di spesa delle famiglie, dove si prediligono scorte di beni primari e ricerca di vitamine naturali. Con l’emergenza Coronavirus gli italiani vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario, con la spesa di frutta e verdura delle famiglie che balza del 16% nei supermercati nazionali. Ma tra i cibi che aiutano a difendersi da virus e altri malanni di stagione, non possono mancare pesce, uova, carne, latte, miele, olio extravergine d’oliva e perché no, un buon bicchiere di vino italiano, tutti prodotti che, assieme a frutta e verdura, arrivano anche direttamente a casa grazie alle consegne a domicilio di Campagna Amica Liguria».

E’ come commenta Coldiretti Liguria, l’analisi della Coldiretti sul cambio degli acquisti alimentari registrato a livello nazionale (dati IRI relativi all’ultima settimana rilevata dall’8 al 15 marzo,) con la corsa all’acquisto di arance, kiwi, mele, pere, ma anche insalate, carote, pomodori, cavolfiori, broccoli, carciofi, asparagi e patate che garantiscono una riserva naturale di vitamine. Una crescita trainata dalla voglia di avere in casa una riserva naturale di vitamine poiché, secondo gli esperti, la miglior alimentazione che, anche in questo momento, può aiutare il nostro organismo, è quella mediterranea, che annovera alimenti ricchi di vitamina B e C, e oligominerali come lo zinco, quindi via libera a verdura e frutta, ottenute dalle numerose biodiversità presenti in Liguria, uova e pesce a miglio zero di stagione, tra cui triglie, polpi, naselli e seppie.

Ma non solo su questi alimenti base si nota un cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria in corso: l’intera spesa degli italiani ha subito, infatti, adattamenti alla situazione, con le scelte che vedono privilegiare l’acquisto di pasta, riso e prodotti in scatola, scorte dettate anche dal timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali di negozi, supermercati e discount.

«Anche in questi momenti di emergenza non bisogna dimenticare che – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – la catena produttiva, logistica e distributiva riesce a garantire i beni necessari per le famiglie italiane: la rete diffusa lungo tutto il territorio viene quotidianamente rifornita dalle campagne dove stalle, serre e aziende, continuano a produrre per seguire i cicli della natura, dall’attività di allevamento a quella di coltivazione, come dimostrano le campagne social avviate dalla Coldiretti #l’agricolturanonsiferma e #MangiaItaliano.

Da evitare quindi accaparramenti di prodotti che favoriscono solo le speculazioni e la corsa ai supermercati dove si rischiano di provocare inutili file. E per non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy è importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori locali dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più».

«A tal proposito – concludono Boeri e Rivarossa – per venire incontro alle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria in corso e garantire, soprattutto a chi ha maggiore difficoltà ad uscire, il fabbisogno alimentare settimanale con prodotti locali, è attivo, anche nella nostra regione, il servizio a domicilio di Campagna Amica, al quale hanno aderito imprese agricole ed ittiche del circuito sparse su tutto il territorio regionale. Grazie a questa operazione, e ai punti Campagna amica Liguria che rimangono attivi, si continuano a garantire prodotti di prima necessità del territorio, sani e genuini, di elevata freschezza e qualità».