Coronavirus, cinquanta morti in Liguria Toti: «Numeri attesi ma vediamo la luce in fondo al tunnel»
Promossa una rete ligure per la produzione di mascherine
Genova. «Sono numeri sostanzialmente attesi ma che ci dicono che quanto da predisposto da noi potrebbe essere sufficiente a garantire un volume di cure anche per le sindromi più severe le terapie migliori, purché le misure di distanziamento sociale continuino con grande vigore. Regione Lombardia ci ha chiesto un aiuto, forniremo tre posti di terapia intensiva, la aiuteremo. Sono soddisfatto di come ha risposto tutto il mondo sanitario. I numeri sono pesanti ma se continueremo con questo tipo di risposte per quanto riguarda i comportamenti delle persone, vedremo presto la luce in fondo al tunnel».
Il governatore della Liguria Giovanni Toti nel consueto punto stampa serale ha commentato l’escalation di casi di Covid-19 in Liguria: sale a 617 il numero di persone positive in Liguria, 93 casi in più rispetto a ieri. Da inizio emergenza sono 50 le persone decedute, oggi 17.
Mascherine: i flussi in arrivo sono irrilevanti per la Liguria, le 80mila di questa sera previste dalla Protezione civile solo pochissime del modello FPP2 che servono per i reparti di terapia intensiva. Stiamo costruendo una rete logistica di produzione ligure che già dalla prossime ore potrebbe essere attiva.
Sanificazioni. L’unico modo di proteggersi è mantenere le distanze e lavarsi le mani prima di toccarsi parti del corpo.