Coronavirus, il premier Conte si assume la responsabilità: firmato il decreto che chiude la Lombardia e parte del Piemonte

8 marzo 2020 | 08:57
Share0
Coronavirus, il premier Conte si assume la responsabilità: firmato il decreto che chiude la Lombardia e parte del Piemonte

Nuove restrizioni valide su tutto il territorio nazionale per bar, ristoranti e locali privati

Imperia. Stop agli spostamenti in tutta la Lombardia, nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Verbanio-Cusio-Ossolo, Asti e Alessandria, Novara e Vercelli, se non sono giustificati da impellenti motivi di lavoro o per altre questioni inderogabili. Ora è ufficiale, il presidente del consiglio Giuseppe Conteha firmato, a notte fonda, il decreto con le nuove restrizioni alla libertà di movimento valide, fino al 3 aprile, per le zone dove si contano il maggior numero di contagi registrati. Da queste, al momento, rimane esclusa l’intera Liguria. Sui treni e sugli aerei, come a un qualsiasi posto di blocco, le forze dell’ordine potranno chiedere che vengano date idonee giustificazioni agli spostamenti da e per le “zone rosse”.

Per tutto il territorio nazionale, il provvedimento prevede – oltre alle limitazioni già in vigore – che le distanze minime di sicurezza (un metro) vengano fatte rispettare anche nei locali pubblici privati, ristoranti e bar, con l’obbligo a carico al gestore di applicare la normativa pena la sospensione dell’attività.

Confermata la chiusura delle scuole e delle università fino al 15 di marzo (estesa al 3 aprile nel caso delle “zone rosse” di cui all’articolo 1 del decreto). Chiusi in tutti Italia pub, discoteche, teatri e cinema. Ad essere coinvolti questa volta ci sono anche le stazioni sciistiche ma solo nelle “zone rosse”. Anche i centri commerciali del Paese devono adeguarsi e “contingentare” gli ingressi.

«Mi assumo la responsabilità politica» delle decisioni che vengono prese in queste ore: «Ce la faremo», ha dichiarato Conte. Aggiungendo: «Per fermare il contagio non si può più fare i furbi».

Leggi qui il testo integrale del Decreto ufficiale

(Foto Ansa)