#Sanremo2020, Bugo: «Morgan mi ha insultato prima di cantare». Soave (Mescal): «Mi ha ricattato»

8 febbraio 2020 | 16:52
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Il discografico parla di 55 mila euro chiesti dal leader dei Bluvertigo per esibirsi, il suo appello: «Aiutatelo, sta male»

Sanremo. L’avevano annunciata come “Conferenza stampa di Bugo e Morgan“, ma a presentarsi è stato solo il cantautore piemontese, segno chiaro ed evidente che gli screzi con il suo compagno di palco siano tutt’ora in corso.

Bugo, nel corso della serata di ieri, ha abbandonato la scena dopo che il leader dei Bluvertigo ha deciso di stravolgere il testo del loro brano in gara al 70° Festival di Sanremo, “Sincero”, con parole cariche di rancore e rabbia.

«Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa […] Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro: questo sono io», sono queste le parole cantante da Morgan che hanno scatenato la dura reazione del suo collega. Una lite vissuta in prima serata e davanti a milioni di occhi che ha sancito la loro squalifica dalla gara per defezione, non avendo portato a conclusione la propria esibizione.

Valerio Soave della casa discografica Mescal che segue Bugo è intervenuto parlando della vicenda: «Quando Morgan dice che è stato usato per portare Bugo a Sanremo è vero, lo ammettiamo. Bugo non aveva la popolarità sufficiente da venire da solo, Bugo ha accettato di fargli firmare il pezzo perché altrimenti Morgan non sarebbe venuto, ma lui non ha scritto una nota quindi non poteva modificarlo come voleva. Dico solo aiutatelo, è una situazione di delirio, quando dice che ha scritto la canzone magari ci crede davvero per via delle situazioni che lui si crea.

É giusto che siano stati squalificati – prosegue Soave – ma questa cosa che ha architettato Morgan è sbagliata, Morgan è venuto a patto di scegliere ospite, cover, arrangiamenti e alla fine siamo venuti senza ospiti, era un suo compito. Le sue versioni della canzone di Endrigo non sono state sabotate come dice, ha mandato tantissime versioni definite insuonabili e con errori armonici, che interesse avrei nel sabotare i suoi spartiti? Io porto un progetto che voglio che abbia successo. Ha detto anche che gli ho voluto togliere la camera, ha insultato il mio staff dicendo che sono dei vermi e anche me dicendomi puttaniere, biscazziere, cocainomane, mafioso.

Tutto è degenerato, il lavoro di Morgan è stato bocciato, non da noi, voleva addirittura cambiare la melodia del brano, ha provato a ricattarmi chiedendomi 55 mila euro dicendo che altrimenti non sarebbe venuto, così ha iniziato ad attaccare. Tutte le cose che dico sono documentate. Mi dispiace, ho sempre lottato per difenderlo, voglio che le persone aprano gli occhi e capiscano che non sta bene, probabilmente chi gli sta intorno deve tutelare la sua salute», ha concluso il discografico.

Bugo ha fatto un resoconto degli ultimi giorni e ha spiegato cosa è successo ieri sera che ha portato al gesto incriminato: «La canzone è la mia e Marco è intervenuto magnificamente con la sua voce. Lo scopo del mio Festival era condividerlo con lui e l’ho ripetuto più volte. Ho accettato di fargli fare cosa voleva e poi la cosa è degenerata, c’erano delle cose che non tornavano, la sera della cover non sapevo neanche quale versione della canzone dovevo fare, aspettavo indicazioni, ma ho cercato di cantare nel miglior modo possibile.

Ieri sera io sono arrivato come sempre puntuale, anche un po’ in anticipo, pronto per salire, contento, un po’ turbato dalla sera prima, ma io Marco lo conosco da 17 anni, non mi lego le cose al dito, volevo dimostrare che per me l’amicizia era una roba forte, per me era il Festival dell’amicizia. Ieri sera Morgan è arrivato poco prima dell’inizio della nostra esibizione e prima di andare sul palco noi artisti dobbiamo salire una rampa, lì ci incontriamo con Morgan e ha cominciato a fare battute su un ragazzo della Mescal forse perché era agitato, io lo comprendo anche. Quando ho visto questa scena gli ho detto “dai basta andiamo solo a divertirci”, cosa potevo dire a un mio amico in quel momento? Volevo smorzare i toni in quel momento.

Lì Morgan ha cominciato a insultarmi con parole che vanno dal “figlio di puttana, che cazzo vuoi, sei uno sfigato”, ha insultato la mia famiglia, tutte cose brutte e io stavo zitto, c’erano anche due della Rai testimoni. Io ci tengo a dire che non ho mai replicato a Morgan perché non è il mio stile quindi quando ci hanno chiamato ero turbato, io non sapevo se uscire, mi sono bloccato e ho pensato “che cazzo vado a fare?”. Poi sono sceso anche io, Morgan ha fatto questo gesto di venirmi a prendere sorridendo.

Scendiamo e mi ero reso conto che poteva succedere qualcosa, i fogli li ho visti dopo quando li ho presi, ero stanco e confuso, io guardavo dritto e appena ha detto la prima frase ho pensato “Che cazzo succede?” e ho aspettato un attimo. Ho avuto sangue freddo di non fare scenate, non è il mio carattere, ho preso il foglio perché non sapevo come reagire in quel momento e ho pensato vado, ho buttato i fogli per terra e sono uscito. Io non sono qui a dire che è una merda, lui è un figo, ma sono combattuto, emotivamente gestire questa cosa per me non è facile.

Quando sono uscito ero turbato. La prima cosa che volevo fare era scusarmi con Amadeus perché le pagliacciate non mi sono mai piaciute, volevo chiedere scusa per un problema che avevo creato io, mi prendo le responsabilità di quella situazione. Non ho più visto Morgan da quel momento sul palco, non mi ha scritto e io non ho scritto. Oggi finalmente sono riuscito a incontrare Amadeus e mi sono scusato, poi la cosa è finita lì. Io non potevo stare sul palco in quella situazione. Smentisco di aver accettato la modifica del mio testo. Potrei mai aver accettato di cambiare il testo della mia canzone?».