Sanremo, effetto Coronavirus. Le voci tra scetticismo, amuchina esaurita e supermercati presi d’assalto
Parlano farmacisti, commercianti e semplici cittadini nel giorno dell’entrata in vigore dell’ordinanza regionale
Sanremo. Coronavirus: il giorno dopo. Per evitare che si diffonda il contagio la Regione Liguria ha disposto la chiusura delle scuole, l’interruzione delle attività sportive e le manifestazioni fino al primo marzo. Oggi siamo andati in mezzo alla gente e tra i commercianti per tastare il polso della situazione. «Mi pare che ci sia parecchio allarmismo – spiega Viviana, una comune cittadina – c’è troppa ansia, mi sembra un po’ esagerato».
La sua opinione, in effetti, sembra dare una misura oggettiva di quanto realmente accade. Su due farmacie del centro, entrambe hanno esaurito sia le mascherine che i disinfettanti per le mani. E in tanti si sono recati lì per chiedere consigli sulla prevenzione dalla nuova influenza. Parlando con i farmacisti, si evince anche che gli occhiali possono essere uno strumento di prevenzione: chi li indossa, infatti, evita che liquidi infetti (vedi starnuti) possano entrare in contatto con gli occhi.
Anche sul versante dei supermercati la situazione non sembra proprio essere delle più serene. Loris, titolare di un Carrefour in corso Mombello dice: «Di accaparramento vero e proprio qui nei supermarket sanremesi è esagerato parlarne. Ad Arma di Taggia ieri sera però, mi è stato riferito che, verso le 22.30, il Carreforur vicino alla stazione è stato letteralmente preso d’assalto».
Nelle libreria Mondadori di via Roma, invece, sembra che sino alle 10.30 di mattina circa, non sia entrato nessuno. Allo stesso tempo, nei giorni scorsi, non c’è stata una ricerca di libri divulgativi di carattere medico, sul tema di infezioni, influenze e virus.
Tutto tranquillo – o almeno così sembra – per quanto riguarda i bar. Max, del centralissimo Excelsior, spiega: «Non ho notato stamane cali di clientela, nella norma del lunedì mattina. Nessuno inoltre mi chiesto particolari accorgimenti igienici. Non so però fino a quanto possano servire i provvedimenti presi dalla Regione».