Sanremo, Corso Fiorito minacciato dal Coronavirus. Albergatori preoccupati per la chiusura delle frontiere

24 febbraio 2020 | 12:22
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Sanremo, Corso Fiorito minacciato dal Coronavirus. Albergatori preoccupati per la chiusura delle frontiere

Il sindaco Biancheri prende tempo. Prime disdette nelle strutture ricettive

Sanremo. E’ la più grande manifestazione di richiamo della Città dei Fiori, simbolo del suo prodotto d’eccellenza e, malauguratamente, anche dello stato d’emergenza in cui è piombato tutto il nord Italia. A meno di un mese dalla data del Corso Fiorito, il sindaco Alberto Biancheri – che ha riunito questa mattina a Palazzo Bellevue le autorità e le associazioni interessate dall’organizzazione dell’evento – prendetempo e nelle prossime ore deciderà se annullare o meno il concorso.

Forti perplessità sulla conferma dell’appuntamento, capace di portare in città fino a 50 mila presenze “mordi e fuggi”, sarebbero state sollevate sia dal prefetto del provincia di Imperia Alberto Intini (con cui il primo cittadino si è sentito telefonicamente) che dalle associazioni di categoria. Annullare in questo momento la manifestazione, infatti, potrebbe aiutare a riprogrammare una data più avanti nel tempo. A preoccupare le categorie, invece, è il possibile flop di presenze che l’happening potrebbe subire. Con le regioni del nord “ostaggio” di contagi in aumento, è difficile pensare a una folta partecipazione di pubblico.

Intanto sul fronte delle presenze turistiche a preoccupare maggiormente è la decisione che potrebbe prendere la prefettura di Nizza o il governo francese nelle prossime ore. Le prime disdette negli alberghi matuziani sono arrivate, in particolare nelle strutture ricettive che lavorano con i gruppi e gli stranieri. «E un po’ prematuro oggi dire se le conseguenze saranno pesanti o meno nel nostro settore – spiega Christian Feliciotto di Federalberghi. Sicuramente le ansie maggiori per gli albergatori della provincia di Imperia sono generate dalle ripercussioni del mercato francese e dalle eventuali decisioni della prefettura di Nizza. C’è da dire che si è appena conclusa una settimana da tutto esaurito ma non nego che attendiamo i prossimi dati con trepidazione».