Rivieracqua, l’assemblea dei sindaci si aggiorna. Manca il numero legale
Nella conferenza di questa mattina il Cda ha aggiornato i presenti sullo stato della società
Sanremo. Tutto rinviato a data da destinarsi. La conferenza dei sindaci dell’Ato idrico imperiese, convocata per questa mattina per discutere del caso Rivieracqua, è stata aggiornata a causa della mancanza del numero legale.
L’assemblea, tenutasi nella sala consigliare di Palazzo Bellevue, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei comuni più grandi e l’assenza di molti tra quelli minori. Presente anche la commissaria regionale Gaia Checcucci che, insieme ai vertici del consiglio di amministrazione, ha aggiornato l’assise sulla situazione del consorzio provinciale.
Data la mancanza del numero legale e l’impossibilità di arrivare a prendere delle decisioni concrete, la riunione si è limitata a un sostanziale aggiornamento sullo stato delle cose. Dal concordato, giacente in tribunale, alle istanze di fallimento presentate da Amat, fino al rinnovo delle richieste dei sindaci affinché gli organi amministrativi di Rivieracqua procedano, senza ulteriore indugio, a far entrare nella compagine sociale quelle amministrazioni che a oggi non sono ancora socie. In primis quella di Imperia che ha ribadito la necessità della trasformazione del modello sociale da in house in società mista pubblico-privata.
«Dopo l’udienza del 26 prossimo, i soggetti tutti hanno concordato sulla necessità di procedere speditamente verso un piano concordatario che possa abbracciare tutto l’ambito imperiese, ha spiegato il presidente del Cda Gian Alberto Mangiante. Attendiamo il ritiro dell’istanza di fallimento da parte di Amat».
(Nella videointervista il commento del presidente Mangiante)