Regionali 2020, candidature a destra e sinistra: il totonomi

15 febbraio 2020 | 12:31
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Regionali 2020, candidature a destra e sinistra: il totonomi

Nel PD Andrea Gorlero, presidente di Amaie Energia, dovrebbe andare a giocarsela con l’ex sindaco di Ventimiglia

Sanremo. Non c’è ancora una data ufficiale per la chiamata alle urne, in campo sono scesi soltanto due candidati presidente – l’uscente Giovanni Toti e Alice Salvatore del Movimento 5 Stelle – mentre le liste di ogni schieramento devono ancora essere chiuse e poi svelate. Le regionali del 2020 sono alle porte e dalla provincia di Imperia in tre potrebbero riuscire a staccare il ticket utile a entrare nel rinnovato consiglio regionale.

A Ponente i motori sono accesi da qualche mese ma soltanto ieri, Liguria Popolare, formazione civica in appoggio alla coalizione di centrodestra a sostegno del governatore in carica, ha svelato il primo nome ufficiale.

A che punto sono le altre liste e chi si sta giocando un posto nella terna di candidati che ogni partito può schierare per il Collegio imperiese? Nel campo del centrosinistra, alle prese con la ricerca di un aspirante presidente di Regione, il Partito Democratico con ogni probabilità vedrà candidato l’ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano. Il suo nome, rafforzato da un passo indietro e uno di lato dell’ex assessore (giunta Burlando) Giovanni Barbagallo, potrebbe incontrare nel sanremese Andrea Gorlero (presidente della società in house Amaie Energia e Servizi) il principale competitor interno. Gorlero, che deve decidere sul da farsi, starebbe aspettando di ricevere il placet del sindaco Biancheri anche se, nella sua compagine, la presenza di forti componenti di centrodestra potrebbe rendere più difficile una presa di posizione pubblica del primo cittadino della Città dei Fiori.

Il PD, secondo gli ultimi sondaggi, dovrebbe giocarsi il ruolo di primo partito con la Lega di Salvini. Dal Carroccio due  sono i candidati dati per certi: il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana e l’assessore alla Sanità e vicepresidente Sonia Viale. L’uno di Imperia, l’altro di Ventimiglia, dovrebbero ricevere l’appoggio in lista del segretario della sezione di Sanremo Marco Medlin. Quest’ultimo, superata la crisi interna al gruppo consigliare matuziano, avrebbe dato la propria disponibilità al commissario provinciale Flavio Di Muro.

Rimanendo in casa centrodestra, la lista del presidente Giovanni Toti “Cambiamo” ha rinunciato a inserire propri esponenti nel listino bloccato. A correre per un risultato utile sarà sicuramente Marco Scajola, anch’egli assessore regionale uscente. L’altro nome di peso invece dovrebbe provenire da quel di Camporosso: in pole c’è il vicesindaco Maurizio Morabito, un vero e proprio recordaman di preferenze.

Un capitolo già scritto, invece, pare essere quello di Fratelli d’Italia: Gianni Berrino, altro assessore della giunta Toti, sarà affiancato dal segretario regionale del partito Massimiliano Iacobucci. I due potrebbero dividersi un posto in lista e uno nel listino bloccato (sei nomi che vengono eletti automaticamente alla vittoria del candidato presidente), anche se a Genova i contatti tra l’ex presidente Biasotti e la leader di FdI Meloni potrebbero portare a qualche sorpresa dell’ultimo minuto.

Ritornando all’area del centrosinistra, il neo partito dell’ex premier Matteo Renzi Italia Viva non dovrebbe presentarsi alle elezioni con il proprio simbolo. Il PD, alle prese con l’ipotesi di un’alleanza con i 5 Stelle (anche se già bocciata dalla candidata Salvatore), starebbe cercando di alimentare alcune liste civiche, in una delle quali non si esclude la candidatura del capogruppo di Sanremo al CentroEugenio Nocita. L’esponente del Psi, tuttavia, con due concorrenti come Ioculano e Gorlero, dovrebbe ambire a un posto nel listino bloccato per ipotizzare l’elezione.

Chiudendo con i moderati per eccellenza, in Forza Italia i giochi sono aperti. Il ventimigliese Filippo Bistolfi che per un pelo in passato aveva mancato l’obiettivo, starebbe cercando una sponda per riuscire a entrare nel Collegio di Genova. L’unico, allo stato dell’arte, che potrebbe garantire una rappresentanza degli Azzurri imperiesi nel parlamento ligure, salvo colpi di scena determinati dall’impegno che deciderà di metterci in questa campagna elettorale il sindaco di Imperia Claudio Scajola.