Porto vecchio, Amaie e Casa Serena a Sanremo: la preoccupazione di Città Bene Comune
Le ansie per il disegno di totale privatizzazione di luoghi e enti fondamentali all’interno del territorio della Città dei Fiori
Sanremo. Città bene comune esprime preoccupazione per il disegno di totale privatizzazione di luoghi e enti fondamentali all’interno del territorio della Città dei Fiori.
«L’amministrazione Biancheri, dopo aver varato la sostanziale privatizzazione del porto vecchio con un’operazione arrogante e per niente condivisa dalla città che snatura profondamente ed eccessivamente il luogo storico e dopo aver di fatto contribuito alla scelta di privatizzazione dell’Amaie – tanto nel ramo dell’acqua quanto in quello dell’energia -, si appresta a cedere ai privati anche Casa Serena. Per quanto riguarda i primi due aspetti, ci duole constatare che in relazione al porto siamo stati l’unica forza politica che, durante la campagna elettorale, si è opposta decisamente a questo disegno; mentre in relazione alla difesa dell’acqua pubblica, constatiamo l’assordante silenzio di forze politiche e sociali nate per mantenere questo bene primario come tale e che oggi, facendo parte dell’amministrazione Biancheri, fanno finta di niente. Il terzo aspetto, quello legato alla cessione di Casa Serena ai privati, invece, ci preoccupa sia dal punto di vista di un incremento del costo dei servizi, sia da quello del mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti attualmente impiegati nella struttura di proprietà del Comune di Sanremo.
In merito all’incremento dei costi, non vorremmo che, alla fine, dovesse essere il Comune a integrare i costi delle rette per poter garantire un servizio finora interamente pubblico; mentre in relazione al mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti ricordiamo che, nel passaggio dal pubblico al privato, non c’è nessuna garanzia della sua conservazione dello stesso da parte di chi, attualmente, lavora a Casa Serena. A riguardo alleghiamo il link della sentenza numero 55 emessa il 9 ottobre 2014 alla sezione regionale della Corte dei Conti: http://www.dirittodeiservizipubblici.it/sentenze/sentenza.asp?sezione=dettsentenza&id=4861».