Piano dell’ospedale di Bordighera chiuso, l’Asl 1 replica a Tomatis: «Utilizzato se necessario per emergenza Coronavirus»

28 febbraio 2020 | 15:44
Share0
Piano dell’ospedale di Bordighera chiuso, l’Asl 1 replica a Tomatis: «Utilizzato se necessario per emergenza Coronavirus»

«La situazione attuale non ne richiede l’utilizzo, ma solamente la predisposizione»

Bordighera. Le precisazioni della direzione aziendale Asl 1 alle dichiarazioni di Tiziano Tomatis di Cgil:

«Relativamente a quanto affermato a mezzo stampa dal segretario generale della Cgil-Fp Imperia, Tiziano Tomatis, la direzione aziendale dell’Asl 1 precisa quanto segue:

Il piano presentato nell’incontro di ieri con le organizzazioni sindacali, è strutturato per affrontare un’eventuale emergenza non ancora in atto. In questa azienda, lavoriamo predisponendo i piani di emergenza al fine di prevenire eventuali criticità e per la tutela della salute dei cittadini.

L’Asl 1 ha predisposto un piano che prevede l’individuazione dell’Ospedale di Sanremo, sede del reparto di Malattie Infettive, quale centro nevralgico per la gestione dell’emergenza Coronavirus, così come previsto dalle linee guida regionali. Contemporaneamente sono stati individuati degli spazi negli altri stabilimenti che saranno utilizzati solo se strettamente necessario.

La situazione attuale non ne richiede l’utilizzo, ma solamente la predisposizione. L’istituzione del percorso protetto al piano terra del padiglione Giannoni e l’eventuale supporto degli infermieri del territorio per i tamponi, rientrano nelle misure approntate in caso di un iper-afflusso che, ad oggi, non si è verificato.

Si conferma inoltre che la fase di passaggio dell’ospedale di Bordighera alla gestione del soggetto privato prosegue. Come già ribadito, una volta concretizzata questa fase, sarà realizzato quanto previsto, compreso il ripristino della funzione di Pronto Soccorso e l‘avvio delle attività di Ortopedia.

Infine, una considerazione: spiace leggere che Tomatis veda l’azienda in confusione o in altri atteggiamenti poco chiari. Il fatto di aver condiviso con le organizzazioni sindacali il piano di emergenza, dimostra la trasparenza e la correttezza che l’Asl 1 attua nelle relazioni con le stesse. Il tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali è sempre aperto e rimane l’unica via per un rapporto corretto».