Ospedaletti Calcio, salva la vita a un avversario: Mattia Agnese entra nell’Olimpo del calcio italiano
Verrà insignito del prestigiosissimo riconoscimento insieme a Romelu Lukaku, campione dell’Inter e della nazionale belga
Ospedaletti. Pochi giorni addietro è stato raccontato il grande gesto di coraggio di Mattia Agnese, ragazzo classe 2003, che durante la partita contro i pari età della Cairese, ha salvato la vita ad un avversario con un intervento di primo soccorso eseguito a regola d’arte.
Questa storia a lieto fine ha colpito non solo gli addetti ai lavori locali, ma è salita alla ribalta nazionale tanto da meritare un ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano. Già perché nell’olimpo degli “immortali” entrano, nella 9ª edizione, campioni del calibro Pirlo, Boniek e Mazzone ma anche grandi imprenditori quale Percassi. C’è un premio però ancor più speciale, quello dedicato alla memoria del compianto Davide Astori, istituito l’anno scorso per i più bei gesti di fair play, un premio carico di valori, quelli veri, che vanno oltre il calcio giocato.
Nell’edizione 2020 verranno insigniti di questo prestigiosissimo riconoscimento il cuore orange Mattia Agnese unitamente a Romelu Lukaku, campione dell’Inter e della nazionale belga. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 4 maggio a Firenze e, come da tradizione, i vincitori saranno chiamati a consegnare un cimelio simbolico della loro carriera destinato al Museo del Calcio.
La ‘Hall of Fame’ è infatti allo stesso tempo un luogo ideale, una galleria di campioni e personaggi che hanno dato lustro al movimento calcistico italiano resa visibile una volta l’anno con la consegna del riconoscimento durante una cerimonia ufficiale e un luogo fisico all’interno del Museo del Calcio, dove conservare e tramandare, attraverso i cimeli donati dai protagonisti che ne fanno parte, la memoria storica del football italiano.
Il gesto di Mattia Agnese incarna alla perfezione lo spirito dell’Ospedaletti nella crescita dei giovani calciatori che, in futuro, dovranno sempre dimostrarsi, oltre che atleti di livello, anche veri uomini di sport, dentro e fuori dal campo. Ora questi valori resteranno per sempre scolpiti nella storia del calcio italiano.