#Festival2020, Leo Gassmann. Il figlio d’arte acqua e sapone che piace a Sanremo: «I miei genitori credono in me»

7 febbraio 2020 | 15:51
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«E’ bello avere una famiglia unita, sono fortunato»

Sanremo. E’ un ragazzo gentile, quasi d’altri tempi, che non si monta la testa nonostante il cognome importante che porta: Leo Gassmann, 21 anni, è il figlio d’arte acqua e sapone che piace a Sanremo. Con “Vai bene così” affronterà stasera le semifinali delle Nuove Proposte e, se i voti delle tre giurie gli daranno ragione, anche la finale.

«E’ stato un lungo percorso, ci siamo divertiti e questa è la cosa bella», dice sul percorso che lo ha portato fino a qua, quando è stato scelto tra oltre 700 aspiranti artisti.
Sul meccanismo dell’eliminazione diretta, scelto dal direttore artistico Amadeus, Gassmann dice: «Il meccanismo delle sfide fa parte del programma crea un po’ di suspense. Ma io non penso ci sia un vincitore in entrambe le categorie perché ognuno di noi porta un messaggio. La musica non dovrebbe essere vista come una gara, ma un confronto. E dal confronto nasce l’arte».

Quando gli si chiede a chi, in casa, chieda un parere sui propri brani, risponde: «Alla mamma. Perché la mamma è la mamma. E’ lei che mi ha preso per mano e accompagnato in conservatorio. Poi anche papà. E’ bello avere una famiglia unita, e mi rendo conto che non tutti sono fortunati come me».

«Non volevo dire ai miei che andavo a Sanremo – confessa – Perché poi da lunedì devo tornare a studiare all’università. Ho l’obbligo di frequenza e se non vado un’altra volta mi bocciano».