Diano Marina, il Palacongressi ora approda in Procura: l’ex sindaco Basso presenta esposto
L’opposizione si è rivolta alla magistratura per bloccare il progetto: nel mirino gli atti della Gestioni municipali e volumetrie
Diano Marina. Approda in Procura il progetto il progetto del Palacongressi destinato a essere realizzato sul molo delle Tartarughe nella Città degli aranci e considerato dall’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Chiappori il «fiore all’occhiello» destinato a “rivoluzionare” l’offerta e l’appeal turistico non solo di Diano ma di tutto il Golfo nei prossimi anni.
A presentare l’esposto l’ex sindaco e attuale consigliere comunale del gruppo di opposizione “Diano Riparte” Angelo Basso. Nel mirino c’ sono, in particolare, la validità delle procedure messe in atto dall’amministratore unico della Gestioni Municipali Spa società in house del Comune Domenico Surace.
«Il 18 giugno 2014– scrive Basso – Surace ha affidato all’architetto Carlo Alberto Cozzani quale legale rappresentante dell’associazione professionale Progettotre, l’incarico per la realizzazione di un edificio polivalente sul Molo delle tartarughe. Poteva farlo? La sua nomina ad amministratore sarebbe avvenuta in data posteriore, e cioè l’11 agosto 2015 secondo il Comune, e addirittura il 4 giugno 2019 secondo il Collegio dei sindaci. Quindi, in ogni caso, il 18 giugno legalmente Surace non era in carica. E se non lo era, possono avere validità giuridica le decisioni dallo stesso assunte? Non solo, l’incarico non trova riscontro in alcun atto deliberativo ad hoc, rendendo quindi impossibile ogni eventuale atto di impugnazione. Sarebbe interessante anche sapere se lo Statuto della G.m. consentiva all’epoca interventi del tipo di quello prospettato».
«Sempre a proposito del Palacongressi, mi risulta che il Piano Regolatore vigente vieti espressamente la possibilità di edificare una volumetria come quella ipotizzata, per realizzare la quale è necessario adottare una modifica al Piano, la quale va pubblicata all’Albo pretorio per almeno 15 giorni al fine di consentire eventuali osservazioni da parte di cittadini o enti ed associazioni. Tutte cose, anche queste, che non sono avvenute», aggiunge l’ex primo cittadino dianese.
Angelo Basso mette, poi, nel mirino altri atti compiuti dall’amministratore unico della controllata del Comune di Diano Marina: impegni di spesa, pagamenti, assunzioni di personale, lo smantellamento della sala da ballo “L’altro Paradiso”, trasferimento della sede effettiva che secondo il consigliere di opposizione «avrebbero dovuto basarsi su deliberazioni scritte dello stesso amministratore oppure dell’assemblea dei soci, cosa che non è avvenuta».
«In ultimo -conclude l’esposto – l’amministrazione non ha mai reso noti i criteri di onorabilità, professionalità ed autonomia devono possedere gli aspiranti alla carica di amministratore unico, che sono stati alla base della nomina, per quanto tardiva, di Domenico Surace alla guida della Giemme».
Il documento di denuncia è stato inoltrato anche alla Corte dei conti e al prefetto Alberto Intini.