“Dialogo tra Moda e Arte”, 11 artisti in mostra alla collettiva ideata da Daphné Sanremo

Sanremo. Grande riscontro di pubblico per la collettiva a sostegno della donna e dell’ambiente in occasione del 70° Festival di Sanremo ideata da Daphné Sanremo.

Successo per l’evento svoltosi presso Museo della Moda e del Profumo Daphné a cura di Miliza Rodic, Maria Rebecca Ballestra e in collaborazione con Claudia Andreotta.

Gli undici artisti Camilla Ancilotto, Amalia Cangiano, Enrico Cecotto, Paola D’Amore, Ricardo Feltrin, Anna Lenti, Barbara Nejrotti, Roberta Pinna, Andrea Pacanowski, Andrea Poggipollini e Natalie Silva hanno presentato al pubblico le proprie opere, realizzate su tessuto eco-sostenibile DAPHNÉ e dedicate a due temi al centro del dibattito mediatico mondiale del 2020: la lotta contro la violenza sulle donne e la sostenibilità ambientale.

Impressione totalmente positiva per una manifestazione di alto livello, che ha visto la partecipazione dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sanremo Costanza Pireri, Barbara Amerio, presidente di Confindustria Imperia, e Maria Claudia Torlasco, presidente dell’Associazione AIDDA (imprenditrici e donne dirigenti d’azienda).

Un giudizio ampiamente positivo per DAPHNÉ Sanremo, azienda artigiana ligure, che persegue da anni il concetto di Sinergia tra aziende PMI, che ha voluto farsi promotrice di un nuovo concetto di fare impresa mantenendo un’etica, senza ricorrere a false scorciatoie o utilizzo di spot mediatici.

L’evento ha raggiunto l’obiettivo che si proponeva, portando cultura, e soprattutto facendo conoscere, anche al di là dei confini locali, temi di importanza cruciale come la sostenibilità ambientale e la violenza di genere, grazie all’importante intervento dell’avvocato Patrizia Schiarizza, presidente dell’Associazione Il Giardino Segreto, che si occupa delle tutela degli orfani di femminicidio e la testimonianza diretta di uno dei suoi ragazzi Pasquale Guadagno.

Un’importante iniziativa realizzata con la collaborazione di AIDDA, l’Associazione Giardino Segreto, Festival for the Earth e Istituto Tethys organizzazioni che hanno l’obiettivo di sostenere chi, ogni giorno, lavora per sradicare gli stereotipi di genere e valorizzare il patrimonio ambientale del nostro pianeta, attraverso il proprio lavoro. Le opere saranno protagoniste di una mostra itinerante al termine della quale verrà istituita un’asta il cui ricavato sarà destinato alle associazioni partner del progetto.

Il pensiero delle curatrici: «Gli artisti partecipanti a questa collettiva testimoniano attraverso le opere il proprio impegno civile. Il tema della violenza sulle donne, argomento complesso e purtroppo in continua evoluzione, è stato trattato dall’arte nel corso dei secoli, come nel dipinto Unos Cuantos Piquetitos-Qualche piccolo colpo di pugnale (1935) di Frida Kahlo, che rappresenta uno dei più forti atti di accusa contro tale barbarie. Se quasi sempre una materia così delicata ha trovato voce grazie alle artiste donne, in questa collettiva anche gli uomini dimostrano grande sensibilità nei confronti dell’universo femminile esprimendosi con varie tecniche (pittura, scultura, fotografia).

Tutte le opere pittoriche sono state realizzate utilizzando la seta vegetale o il cotone organico, poiché la mostra vuole anche porsi come un tentativo di delineare una riflessione su un’altra problematica più che mai attuale, ovvero la sostenibilità: il cambiamento climatico è una delle grandi sfide del XXI secolo e gli artisti ricercano ed enfatizzano il legame con la natura e la possibilità di un’arte sostenibile, tornando a lavorare su supporti come appunto la seta, già impiegati in Oriente (Cina e Giappone) in epoche arcaiche».

L’evento è stato realizzato con la partecipazione di Agriturismo Alla Collina sul Mare, Amer Yacht, Around Events, CNA Imperia, Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, La Consorte Glam Restaurant, Biancheri Creazioni, Laboratori Mastelli, Cantine Maixei, MyHomeKitchen, Silver Music Radio, Azienda Agricola Lentisco, Selecta, Cioccolateria Vetusa Nursia, Festivalnews e Gusti Valdera.