De Vizia esclusa dall’appalto rifiuti a Monza, l’azienda precisa: «Motivazioni pretestuose»
E’ la stessa società che si è aggiudicata l’appalto nel capoluogo. Il 5 febbraio sarà discusso il ricorso al Tar
Imperia. La De Vizia Transfer, società che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del servizio di Igiene urbana nel capoluogo, un affare da 45 milioni di euro in 5 anni, ma il cui affidamento è sub judicem a causa dei ricorsi al Tar proposti da Docks Lanterna, Ideal Service e di Teknoservice (decisione il 5 febbraio) ammette di essere stata esclusa dalla gara in corso a Monza ma passa al contrattacco.
Secondo quanto riferito dall’amministrazione comunale brianzola la decisione sarebbe da ricondurre a verifiche condotte di concerto con Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione.
«L’esclusione è avvenuta in ragione –scrive l’ufficio legaledella Di Vizia – di presunte omissioni dichiarative di circostanze rilevanti ai fini della dimostrazione di affidabilità morale e professionale». Però, prosegue la nota: «Le motivazioni addotte a sostegno del provvedimento risultano forzate e pretestuose e, nella misura in cui non danno conto in alcuna maniera obiettiva e puntuale delle interlocuzioni intervenute tra la De Vizia e la stazione appaltante con evidente pregiudizio. Pertanto abbiamo già avviato le azioni legali , dapprima notificando istanza di autotutela al Comune e Anac».
De Vizia recrimina anche sul comportamento stesso tenuto nei suoi confronti da parte del Comune di Monza: «Istanza di autotutela è stata inviata anche all’Anac, affinché proprio in applicazione del protocollo di vigilanza sottoscritto con il Comune di Monza possa essere edotta della necessità di adeguata valutazione di tutto quanto in essa rappresentato, nonché alla competente autorità giudiziaria , completa dell’incartamento istruttorio e degli atti di gara per chiedere di verificare le ipotesi penalmente rilevanti a carico anche personalmente dei soggetti responsabili».