Coronavirus, Toti: «Nessun caso conclamato in Liguria». Sei i casi sotto sorveglianza attiva nell’imperiese
Appello dell’assessore Viale per aumentare le donazioni di sangue
Genova. «Nessun caso conclamato di Coronavirus in Liguria». Lo dice il presidente della Regione Giovanni Toti in conferenza stampa streaming . I casi in sorveglianza attiva nel territorio ligure sono in tutto 139: 6 in Asl1, 32 Asl2 (6 provenienti da “zona rossa”), 15 in Asl3, 25 in Asl4, 61 in Asl5 (di cui 44 sbandieratori).
«Sono in corso –aggiunge il governatore – altri due tamponi i cui risultati dovrebbero arrivare tra un paio d’ore».
«Entro la serata – sottolinea Toti – prevediamo che sarà superata la soglia di 5mila chiamate al Numero unico per le emergenze 112, che rimane il punto di riferimento per i cittadini per eventuali problematiche sanitarie. Per far fronte a questo flusso eccezionale, già da domani l’organico sarà rafforzato di 8 unità e altre 4 arriveranno nei prossimi giorni. È evidente l’importanza della formazione del personale, altamente specializzato, per garantire risposte appropriate».
L’assessore alla Sanità Sonia Viale conferma: «Sono attivi i presidi mobili presso i pronto soccorso con opportuna formazione del san Martino e del Gaslini. Non c’è una vera e propria emergenza sangue, però invitiamo i donatori a continuare a donare il sangue che sarà sottoposto ad ulteriori analisi secondo i protocolli. la cabina di regia si riunirà ogni giorno, in coordinamento con la task force sanitaria. È stata attivata anche la ricognizione di tutti i presìdi di protezione per il personale sanitario, i cosiddetti kit PDI, per i quali abbiamo dato mandato alle aziende di attivare ulteriori procedure di acquisto per evitare carenze».
A proposito dell’ordinanza emanata ieri, Regione e Anci stanno lavorando alla definizione di una interpretazione il più possibile uniforme alla quale i sindaci possono derogare con propria ordinanza ulteriormente restrittiva.
DATI
Alle 19.30 tutti gli esami eseguiti sono risultati negativi, altri 2 sono in corso di elaborazione.
In Liguria sono 139 le persone in sorveglianza attiva:
Asl 1: 6
Asl 2: 32
Asl 3: 15
Asl 4:25
Asl 5: 61 (tra cui i 44 sbandieratori di Levanto)
Numero chiamate NUE 112
Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 4.153 (alle ore 18), di cui 664 relative al Coronavirus (per la maggior parte richieste di informazioni).
Si prevede di superare le 5mila chiamate entro fine giornata.
Ricognizione disponibilità dispositivi individuali (DPI) e dotazioni di laboratorio
È previsto un piano incrementale di approvvigionamento del materiale che sarà effettuato sulla base delle attività di monitoraggio e ricognizione delle dotazioni disponibili effettuato dalle singole Aziende.
Postazioni mobili Pronto soccorso Gaslini e San Martino.
Istituto G. Gaslini: è stata allestita, adiacente il Pronto soccorso, la tenda che farà il triage alle persone che, in autopresentazione, si recano al Pronto soccorso manifestando febbre e/o sintomi respiratori.
Resta operativa quella al Policlinico San Martino.
Donazioni di sangue
Il rischio di trasmissione trasfusionale di SARS-CoV-2 ad oggi non è documentato.
Pertanto si invitano i donatori a presentarsi a donare nelle sedi ospedaliere e nelle Unità di raccolta associative con la precauzione di comunicare, preventivamente alle stesse, la comparsa di sintomi quali raffreddore, tosse e febbre superiore o uguale a 37.5°C. Tutto il personale addetto alla raccolta continuerà a svolgere una accurata valutazione anamnestica al fine di intercettare i profili a rischio. A tutti i donatori verrà fornita adeguata informazione al fine di evitare accessi alla donazione in presenza di sintomi.
Viene applicato il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dei soggetti a rischio o che sono transitati e hanno sostato dal 1° febbraio 2020 nei Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio.
I servizi trasfusionali e le associazioni di volontariato, nel rinnovare l’invito alla donazione, sono sempre disponibili per chiarire dubbi o eventuali necessità.
Regolamentazione modalità di visita degenti ospedali ed enti gestori
Gli accessi e le visite saranno regolamentati per consentire l’accesso a un solo visitatore per malato che necessiti di assistenza diretta.
Chi presta assistenza (caregiver) deve essere in buone condizioni di salute e non presentare sintomi respiratori e/o alterazioni febbrili.
Mense e residenze universitarie, misure in vigore fino al 1° marzo:
chiusura agli studenti non alloggiati delle aule studio delle case dello studente e delle residenze universitarie;
chiusura delle mense di Asiago e Gastaldi agli studenti non alloggiati;
sospensione nuovi ingressi degli studenti provenienti da paesi stranieri (Erasmus);
sospensione ingressi ospiti esterni;
Gli studenti alloggiati presso le residenze universitarie, in caso di loro partenza da tali sedi per soggiorni prolungati, possono rientrare al loro alloggio a condizione che producano autocertificazione di non aver risieduto in aree endemiche oggetto di provvedimenti restrittivi emanati durante il loro soggiorno.
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