Coronavirus, Senarega (Lega): «Controllare alunni che provengono da Cina e frequentano scuole liguri»
Il capogruppo ha presentato odg che impegna la giunta regionale ad attivarsi presso il Governo
Genova. «Misure di attenzione per il coronavirus nelle scuole della Liguria. Oggi ho presentato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad attivarsi presso il Governo, i ministeri della Salute e dell’Istruzione e in tutte le sedi opportune perché venga emanata una nuova circolare che precisi le modalità di gestione degli alunni e dei docenti, di qualunque nazionalità, di ritorno dalle aree affette dal coronavirus in Cina». Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).
«Infatti – ha spiegato Senarega – sabato scorso i responsabili dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno evidenziato che sussiste il rischio ‘raro ma possibile’ di contagio anche da ‘soggetti asintomatici’. Tuttavia, nella circolare (prot.. n. 3187 del 1/1/2020) del ministero della Salute sussistono gravi lacune, soprattutto in riferimento alle modalità dei controlli di alunni e studenti che nelle ultime settimane hanno soggiornato in Cina. Addirittura, tale documento in pratica dice solamente ‘…si suggerisce che gli adulti facenti parte del personale scolastico (docenti e non), prestino particolare attenzione a favorire l’adozione di comportamenti atti a ridurre la possibilità di contaminazione con secrezione delle vie aeree, anche attraverso oggetti (giocattoli, matite, etc.) …’. Inoltre, non viene indicato nemmeno l’organo ufficiale e i responsabili preposti a tali controlli e come essi debbano essere svolti nei confronti degli alunni e studenti che nelle ultime due settimane sono stati in Cina, ma che continuano ad avere accesso e a frequentare senza le opportune verifiche anche le scuole della Liguria. Molte famiglie liguri e il personale scolastico, a causa della genericità delle indicazioni contenute nella circolare ministeriale, non hanno quella serenità e fiducia che invece dovrebbero avere nel momento in cui affidano i propri figli alle istituzioni scolastiche».