Coronavirus, a San Bartolomeo divieto del vescovo aggirato: chiesa affollata per la messa di don Marco

29 febbraio 2020 | 19:21
Share0
Coronavirus, a San Bartolomeo divieto del vescovo aggirato: chiesa affollata per la messa di don Marco

Il parroco: «Celebro a titolo personale, ma non posso mandare via i fedeli che entrano»

San Bartolomeo al Mare. «Tutti i giorni celebro la funzione a titolo personale. Non c’è il divieto di chiudere le chiese, quindi non posso mandare via la gente che entra». Don Marco Cuneo reggente del Santuario di Nostra Signora della Rovere, stasera, come evidentemente altre volte, ha celebrato la messa aggirando, di fatto, il divieto del vescovo della diocesi di Albenga-Imperia monsignor Guglielmo Borghetti in vigore da domenica scorsa in ottemperanza all’ordinanza regionale.

«Sulla porta della chiesa – sottolinea il giovane parroco – c’è affisso il divieto. Ho notato, però, che i fedeli entrano per pregare molto di più di prima durante l’orario di apertura. Del resto in momenti come questi ci si rifugia nella preghiera. Le persone entrano informate e consapevolmente».

Don Marco Cuneo celebra le sue funzioni con il cosiddetto rito “tridentino“, che prevede, tra l’altro, che l’officiante durante la celebrazione sia rivolto verso l’altare e non verso i fedeli anche se, solitamente non in latino come prevede la tradizione, ma in italiano.

Il vescovo Guglielmo Borghetti contattato commenta: «In una diocesi di preti anarchici è il minimo…
 Lo sentirò».