Coronavirus, ecco l’identikit del paziente sospetto secondo le direttive dell’Asl1 ai sanitari
Massima attenzione a chi ha compiuto viaggi nelle zone a rischio negli ultimi 14 giorni e che presenta sintomi
Sanremo. L’Asl 1 Imperiese ha diramato le direttive alle quali tutto il personale sanitario si deve attenere per contrastare la diffusione del coronavirus.
La disposizione si riferisce a tutti i pazienti che accedono a servizi aziendali quali Pronto soccorso, reparti, ambulatori ospedalieri o territoriali, studi medici, e che presentano infezione respiratoria acuta con insorgenza improvvisa di almeno uno dei sintomi, (febbre, tosse, dispnea) che hanno richiesto o meno il ricovero in ospedale .
Il personale sanitario deve appurare se nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, il paziente ha compiuto viaggi in aree a rischio (in aggiornamento continuo da fonti nazionali e regionali) oppure è stato a stretto contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione, ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione, o so tratta di operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni, è stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
Per contatto stretto si intende: vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19, aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il passeggero era seduto, qualora abbia una sintomatologia grave o abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo .
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.