Bordighera, illazioni e insulti sui social: il Comune agirà in sede civile chiedendo risarcimento danni

11 febbraio 2020 | 20:25
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Bordighera, illazioni e insulti sui social: il Comune agirà in sede civile chiedendo risarcimento danni

Sindaco Ingenito: «Priorità tutelare immagine città e operato dipendenti pubblici»

Bordighera. Commenti velenosi, insulti e velate (neanche troppo) minacce. L’amministrazione comunale di Bordighera ha deciso di porre un freno all’odio gratuito sui social network, in particolare su Facebook, dove sono numerosi i post di utenti che, senza peli sulla lingua, scrivono tutto ciò che pensano, senza alcun tipo di freno. E’ il caso, ad esempio, di un cittadino che ha attaccato senza mezzi termini l’operato degli uffici comunali per un problema riscontrato sul pagamento di una tassa. «Ammazzatevi bastardi», si legge nel post incriminato che ha dato adito a commenti infamanti: «Andrebbero presi a calci nel c..o. Burocrati sostenuti da politici che sghignazzano all’idea di fotterci sempre e comunque» e via dicendo.

«Esprimo piena fiducia nell’operato degli uffici comunali – commenta il sindaco Vittorio Ingenito -. Le critiche sono legittime, anche quelle dirette, ma devono essere contenute e restare nei limiti della correttezza, anche sui social». E ancora: «L’amministrazione comunale sta facendo di tutto per andare incontro ai cittadini, anche grazie all’operato degli uffici – aggiunge -. In ottemperanza alla legge di Bilancio 2020, ad esempio, verrà modificato lo statuto per creare compensazioni tra chi ha versato per contro di un altro, sbagliando il pagamento delle imposte comunali. Non possiamo però tollerare, in alcun modo, espressioni che non sono consone al linguaggio civile». Per questo il sindaco, a nome della sua giunta, esprime solidarietà ai dipendenti di Palazzo Garnier.

Oltre alle parole, Ingenito ha deciso di passare all’azione, incaricando un legale di valutare eventuali querele o risarcimento danni «affinché venga tutelata l’immagine della città e l’operato degli uffici». «Chi scrive sui social – spiega il sindaco – Deve sapere che sbagliare costa. Se ci saranno estremi per una denuncia penale, la faremo, ma opereremo soprattutto in sede civile con l’auspico che questo possa far riflettere gli utenti dei social».

Nel prendere questa decisione, Ingenito si è ispirato all’iniziativa lanciata dall’associazione Tlon e dallo studio legale Wildside di Cathy La Torre, avvocato di Bologna, “Odiare ti costa” che persegue, in sede civile, diffamazioni, calunnie e minacce lanciate attraverso Internet, in particolare sui social.

Stando a quanto si apprende, sarebbero già un paio le posizioni vagliate dall’amministrazione che, con ogni probabilità, verranno perseguite.