Simone Baggioli nuovo commissario provinciale di Forza Italia. Obiettivo: ricostruire il partito

10 gennaio 2020 | 18:37
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Simone Baggioli nuovo commissario provinciale di Forza Italia. Obiettivo: ricostruire il partito

Scelti gli eletti sul territorio per i nuovi incarichi. Il consigliere: «Puntiamo alla doppia cifra per le regionali»

Sanremo. Vuole puntare alla doppia cifra alle regionali del 2020 il nuovo commissario provinciale di Forza Italia Simone Baggioli scelto per il delicato incarico, nella riunione del partito che si è tenuta oggi a Genova. Delicato perché il consigliere comunale matuziano eredita un partito «in cenere» che nelle recenti competizioni elettorali ha toccato una media percentuale piuttosto risicata se paragonata ai risultati di un tempo.

A specificarlo è lo stesso Baggioli, che spiega: «La consapevolezza di aver ritrovato una situazione di debacle a libello provinciale mi porta ad attivarmi per ricostruire e rimediare dagli errori del passato. Mi sono messo subito all’opera per creare un gruppo di giovani che abbiano la voglia e l’entusiasmo di far ripartire un partito che in questi ultimi anni ha avuto grandi delusioni sotto il profilo elettorale. Includere è la parola fondamentale che userò per convincere chi è nel limbo e sta pensando di lasciare Forza Italia e per recuperare chi è stato escluso». Conclude il neo commissario provinciale: «Mancano tre mesi alle elezioni regionali e c’è da lavorare molto per trovare le persone migliori. Partiamo da percentuali risicate ma voglio pormi come obiettivo la doppia cifra. Sto già sentendo sindaci e amici, sento molto entusiasmo intorno alla mia fresca nomina».

Al vertice odierno, ufficialmente convocato per nominare il eleggere il capogruppo di FI in Regione (Muzio subentra a Vaccarezza), era presente anche l’onorevole Giorgio Mulè. Inoltre, tra gli imperiesi, ha partecipato ai lavori il ventimigliese Filippo Bistolfi, in pole per una candidatura alle regionali del prossimo anno. La scelta su Baggioli è caduta anche in virtù del fatto che la linea dettata dal presidente Berlusconi è stata quella di scegliere persone elette il loco.