Il caso

Sdegno del consigliere Ventimiglia per la partecipazione di Junior Cally al Festival: «Intervenga il sindaco»

Per il capogruppo della Lega: «I soldi pubblici della Rai possono essere spesi meglio»

Sanremo. «Voglio esprimere il mio più profondo dissenso avverso la partecipazione al nostro Festival della canzone, del rapper romano “Junior Cally”, per questo autore è per un brano da lui presentato nel 2017 intitolato “streghe” (scritto in minuscolo non per errore ma per volontà personale) nel quale lo stesso inneggia chiaramente con parole gravissime, al femminicidio». Si riapre con le parole del capogruppo in consiglio comunale della Lega Daniele Ventimiglia la polemica, scoppiata ieri dopo le accuse del segretario del Carroccio Matteo Salvini rivolte ai vertici della Rai e alla direzione artistica della kermesse (in capo ad Amadeus), per l’invito rivolto al cantante romano che nel testo del brano in questione così racconta l’esperienza di una donna: “lei si chiama Gioia, balla mezza nuda, dopo te la da, si chiama Gioia perchè fa la troia, l’ho ammazata, le ho strappato la borsa, c’ho rivestito la maschera”. «Parole violente e sessiste che non trovano attenuanti dietro l’esimente dell’espressione artistica». Tuona Ventimiglia.

«Il nostro Festival – prosegue – deve rimanere una gara canora di risalto internazionale e come tale deve essere mantenuta evitando che “artisti” equivocabili, possano inficiarne il reale valore.
Non ritengo giusto, né ammissibile che sia concessa una importante ribalta mediatica a chi volutamente inneggia alla violenza sulle donne esaltando il maltrattamento del genere femminile, lo stupro e l’omicidio».

Il consigliere leghista, nel tentativo di ridare voce a chi vuole l’esclusione dell’artista dalla settantesima edizione del Festival, arriva a chiedere l’intervento del sindaco Alberto Biancheri«I nostri soldi pubblici devono essere spesi meglio, la Rai, specialmente con il Festival, ha l’obbligo morale di evitare che passino messaggi in qualsiasi modo collegati al sessismo, alla discriminazione della donna, alla violenza di genere. E’ doveroso quindi che il nostro sindaco, persona sensibile su questo tema, il quale trattiene rapporti con tutti i vertici della Rai, intervenga pubblicamente per evitare che sul palco dell’Ariston possa esibirsi e gareggiare il “signor Junior Cally. Sanremo non ha bisogno di questi personaggi».

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