Sanremo si lega al grande poker, al Casinò attesi 3000 giocatori per il ritorno dell’Ipo
Siglato accordo pluriennale per due eventi l’anno
Sanremo. Il gotha degli appassionati di Texas Hold’em si riunirà al casinò dal 28 aprile fino al 4 maggio per il secondo Ipo Sanremo: mega torneo di poker, la cui prima edizione aveva richiamato tra le mura della casa da gioco migliaia di top player da tutta Europa.
La data diventa ufficiale quando mancano pochi giorni alla firma di un contratto pluriennale, della durata di tre anni, tra i vertici del casinò e il management della Texa Poker, per l’organizzazione di almeno due tappe all’anno. La società del francese Apostolos Chantzis ha recentemente avviato un rapporto di collaborazione con la Ems (detentrice del marchio Ipo) e, oltre a essersi imposta quale realtà leader nel settore, vede tra i componenti del suo staff un direttore tornei sanremese, il giovane Alessandro Anfossi. «Con i tornei di poker abbiamo dimostrato di poter portare una grossa ricaduta sulla città. Ristoranti, alberghi, negozi – spiega il manager matuziano – traggono sicuramente beneficio indiretto da questa manifestazione, il cui successo speriamo di eguagliare anche quest’anno».
Le aspettative per questo appuntamento sono molto alte. Si preannuncia un evento capace di tenere incollati ai tavoli verdi più iscritti dell’edizione passata, nella quale si era toccato quota 2844 partecipanti. Anfossi è sicuro che le iscrizioni del 2020 supereranno l’asticella dei tremila.
Quella di Sanremo sarà l’ultima tappa e gran finale del circuito ex Italian Poker Open, un torneo diventato nel frattempo itinerante e che toccherà, prima della Città dei Fiori, San Marino e la slovena Nova Gorica. Un “mercato”, quello del famoso gioco americano, che sta trainando gli incassi delle case da gioco e che, dati alla mano, sta contribuendo a tenere in equilibrio le casse del casinò municipale. Il tempio dell’azzardo, con il suo +1,7 % di introiti nel 2018 rispetto all’esercizio precedente derivanti dai tornei di questo tipo, sta portando Sanremo ad affermarsi quale capitale italiana del poker, favorita, involontariamente, dal tracollo di Campione che deteneva una posizione dominante.
Il successo della formula, in questo caso, è garantito dal montepremi da capogiro messo in palio. Un ammontare garantito di un milione di euro, a fronte di quote di iscrizione che oscillano, per l’evento principale e i side-events collaterali, da 550 a un minimo di 100 euro.