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Sanremo, Regionali 2020. Alice Salvatore (M5s): «Escludo apparentamenti con Pd e partiti»

25 gennaio 2020 | 18:43
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Su condanna Scajola: «E’ un discorso di decoro, una questione morale»

Sanremo. «Escludo apparentamenti con il Pd e con i partiti tradizionali, che sono i responsabili o corresponsabili della situazioni di disservizio che viviamo tutti ai nostri giorni e sulla nostra pelle». Lo ha detto Alice Salvatore, consigliera regionale di minoranza uscente e candidata alle Regionali 2020 per il M5s, nel corso di un incontro pubblico che si è svolto nel tardo pomeriggio alla federazione operaia di Sanremo.

La pentastellata esclude a priori un governo giallo-rosso per la Liguria. «L’idea di fare coalizione per il potere è sbagliata – ha dichiarato -. Bisogna, invece, proporsi come forze politiche con progetti e proposte per risolvere i problemi della vita quotidiana dei cittadini, affinché le persone abbiano alternative concrete». Diversa, invece, la posizione nei confronti di liste civiche che potrebbero allearsi al M5s. La Salvatore apre «ma solo con le forze civiche che abbiano i nostri stessi temi e obiettivi – ha spiegato -. L’alleanza può avvenire di fronte a una condivisone di contenuti, di obiettivi e di programma. Sicuramente ci sono dei problemi sia con il centrodestra che con il Partito Democratico, che hanno una visione liberista, la quale favorisce la privatizzazione dei servizi pubblici, che noi avversiamo, perché il nostro obiettivo è favorire solo e sempre interesse della collettività».

«Ci stiamo avviando a un progressiva riorganizzazione del Movimento 5 Stelle – ha detto Alice Salvatore, riferendosi all’evoluzione che sta attraversando il M5s – Con stati generali che si terranno a marzo. Il nostro è un movimento in costante evoluzione».

La candidata alle Regionali torna a parlare della condanna a 2 anni (con pena sospesa) in primo grado del sindaco di Imperia Claudio Scajola nell’ambito del processo Breakfast: «E’ un discorso di decoro, una questione morale – tuona la Salvatore -. Un sindaco che viene condannato deve lasciare il proprio incarico. D’accordo, non c’è stata l’aggravante per mafia, ma ha lo stesso aiutato un latitante condannato per mafia nella fuga. Non è una figura istituzionale che possa rappresentare i cittadini imperiesi». E sulla mafia avverte: «Siamo riusciti già dall’opposizione a istituire commissione regionale di inchiesta antimafia che partirà della prossima legislatura. La lotta al contrasto della criminalità organizzata è fondamentale, visto anche il rapporto della Dia».