Sanremo, la Lega scopre la questione di genere. Le donne consigliere in rivolta contro il partito
Si evolve la situazione nella minoranza. Forza Italia e Fratelli d’Italia tentano Badino e Cozza
Sanremo. E’ pronto a evolversi lo scenario del consiglio comunale matuziano a meno di un anno dalle elezioni dello scorso maggio. Le donne della Lega, le consigliere Patrizia Badino e Federica Cozza, sono a un passo dall’aderire ad altri gruppi. I malumori nel Carroccio cittadino starebbero acquisendo proporzioni importanti, dopo le prime avvisaglie che avevano portato allo scontro il vice-capogruppo Andrea Artioli con il capogruppo Daniele Ventimiglia.
Non ci sono ancora notizie ufficiali, ma per quanto riguarda le due consigliere i giochi sembrerebbero praticamente fatti. A incrementare la voglia di lasciare il partito è la questione di genere. Entrambe, infatti, si sentirebbero schiacciate dalla presenze dei due colleghi uomini. «Non c’è bisogno di aggiungere molte cose – spiega, sfogandosi, Patrizia Badino – quando ci sono quattro consiglieri e la visibilità ricade sempre e solo sui colleghi uomini, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Basta pensare al fatto che né a me né alla collega Cozza è stato proposto il ruolo di vice-capogruppo, come invece ci si aspetterebbe da un partito aperto al mondo femminile.
Ma non è solo questo. Personalmente mi sono sentita e tuttora mi sento tagliata fuori. Pensavo di essere finita nel partito di Salvini e invece mi sono ritrovata in quello di Bossi… Qui a Sanremo la sezione è ancorata al passato. E’ una segreteria molto maschilista e decisionista, della quale non mi sento più di voler far parte. Eppure il successo alle elezioni – continua la più votata del Carroccio alle scorse comunali – è arrivato grazie a volti nuovi come il mio. Il nostro segretario (Marco Medlin) avrebbe dovuto farsi un esame di coscienza visto che nel proprio comune ha preso molti meno voti di noi “ultimi arrivati”. Io al posto suo avrei creato un direttivo, rivoluzionato le cose. Niente.
La mia decisione sarà resa ufficiale solo più avanti, diciamo che ci sto ancora pensando. Il mio vuole essere un ultimo grido d’allarme. Consigliera, pensa di approdare ad altri gruppi?«Guardo con interesse a quello che sta succedendo in Forza Italia che ha rinnovato i suoi vertici… Non dico altro».
L’altra donna che potrebbe mollare il partito di Salvini è Federica Cozza. Oltre alla polemiche interne alla Lega, la consigliera si trova a dover fare i conti con una questione di cuore. Il suo compagno, Massimiliano Iacobucci (coordinatore regionale di Fratelli d’Italia), sta valutando una possibile candidatura alle elezioni regionali, forte di un partito in ascesa. La Cozza starebbe quindi pensando di traghettare il suo impegno politico in FdI, dove troverebbe ad accoglierla il capogruppo Luca Lombardi.
Ma non è tutto. I colpi di scena, passata la sbornia del Festival, potrebbero riguardare anche le file della maggioranza. Voci di corridoio danno l’ex assessore Umberto Bellini (rieletto con Avanti Insieme, lista di ispirazione marcatamente di centrodestra), pronto a tornare nell’alveo di Forza Italia. Ma lui smentisce: «Io faccio il consigliere comunale di maggioranza, con mia grande soddisfazione ho l’incarico alla tutela degli animali. Per ora non intendo andare da altre parti». E rispetto a una possibile “chiamata” dell’ex ministro Scajola? «Con il ministro sono in ottimi rapporti dal 1985, ma ho la mia autonomia. Se mi chiederà di correre a Sanremo per portare acqua al mulino di qualche amico di Forza Italia che si candida alle regionali, prenderò le scarpe da ginnastica e inizierò a marciare. Ma il mio posto con questa maggioranza non lo discuto. Non vedo perché dovrei farlo visto che siamo un insieme di liste civiche, con idee anche molto diverse tra loro».
Dulcis in fundo Andrea Artioli. Cosa rimarrà della Lega se Badino e Cozza dovessero andarsene? Difficile prevederlo visto che a sorreggere il gruppo consigliare rimarrebbero il capogruppo e il suo vice che non vanno poi così d’amore d’accordo. Artioli viene spesso visto intrattenersi con i colleghi consiglieri di maggioranza e non ha fatto mistero di voler cambiare punto di vista. In tutto questo il sindaco Biancheri rimane a guardare. Pronto a fare un cenno in caso di bisogno.