Sanremo abbraccia Amadeus “giardiniere”: «Qui mi sento a casa, è un posto bellissimo»

31 gennaio 2020 | 10:57
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Sanremo abbraccia Amadeus “giardiniere”: «Qui mi sento a casa, è un posto bellissimo»

Il conduttore del 70esimo Festival sfida i luoghi comuni: «La gente qui è carina e ospitale»

Sanremo. «Credo che la donna vada omaggiata, sempre, ma nella storia. Non credo che ci voglia solamente una ricorrenza per omaggiare la donna: è un gesto che va fatto tutto l’anno. Come tutte le cose, come la festa degli innamorati: ci si deve amare tutto l’anno non solo il 14 febbraio». Sono le parole del conduttore del 70esimo Festival di Sanremo, Amadeus, stamani in versione giardiniere. Insieme al sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, l’instancabile “Ama” (come lo chiamano gli amici) ha piantato un albero di tamerice e uno di mimosa a La Vesca, località raggiunta pedalando sulla ciclabile.

«Trovo che la mimosa sia una pianta bellissima – aggiunge Amadeus – A parte che amo moltissimo il giallo, poi ha un simbolo importante». Ma quello che più sembra amare il conduttore sono la natura, il clima e il paesaggio del Ponente ligure: «Guardate che spettacolo – dice Amadeus ai giornalisti accorsi, con lo sguardo rivolto a mare e colline – La natura è vita ed energia, spero di tornare a vedere come sta la mimosa».

Come si sente il direttore artistico e presentatore del 70esimo Festival a pochi giorni dall’inizio? «Sto bene, devo dire che il clima ti aiuta. Essere qui, abbiamo passato giornate belle ed è previsto anche bel tempo. Sto bene, la città mi fa sentire a casa, il sindaco Biancheri è veramente un amico. Tutta la gente è carina e ospitale. Sono qui da due settimane e quasi mi dispiace che l’8 febbraio sia il termine del Festival. Mi dispiacerà molto andare via il 9 mattina». Ha in serbo altre sorprese? «No basta così – risponde ridendo Amadeus – Credo che siano già tante. Poi certo le sorprese saranno le emozioni che ci regaleranno gli ospiti e soprattutto le canzoni in gara».

E sulle polemiche: «Qui p come essere stati un po’ ovattati. Sono arrivato a Sanremo, mi sono dedicato alle prove e alle canzoni insieme agli autori per mettere in piedi questo Festival, a fare una passeggiata sul lungomare. Quindi mi sono proprio isolato da tutte le polemiche e quindi venire e stare qualche giorno a Sanremo mi ha fatto proprio bene».

Sulla possibilità di un secondo Festival targato Amadeus il conduttore risponde scherzando: «L’anno prossimo vengo a vedere come sta la mimosa».

L’idea di piantumare un albero per ogni Festival che si è svolto nella Città dei Fiori è stata di Palazzo Bellevue, che ha trovato così modo di valorizzare un’area della ciclabile e far conoscere le peculiarità e le bellezze di Sanremo agli spettatori. «Quello che abbiamo voluto dare è un segnale legato all’ambiente – ha spiegato il Sindaco – settanta alberi per settanta Festival, con Amadeus, che ha accettato il nostro invito. É stato bello anche fargli conoscere la città attraverso la pista ciclo-pedonale. É già una persona che si è affezionata alla nostra città, un amico: insomma mi sembra che i presupposti siano molto buoni». «É da anni che tramite il Festival promuoviamo la pista ciclo-pedonale e tutte le eccellenze, che sono i valori del nostro territorio – ha aggiunto – . Poi andare sul luogo è un messaggio ancora più forte. Lo ricordava Amadeus: la Liguria è un territorio incredibile, con un microclima. In un fazzoletto di terra si può trovare tutto: uscire in barca, giocare a golf. Noi abbiamo la fortuna di avere un Festival, di promuovere tutte queste eccellenze tramite un Festival e vedo che anche i dati turistici ci danno ragione: lavorando tutti insieme la città e il territorio crescono».