Restyling del Porto Vecchio, l’iter riparte dei tecnici. Lo Stato farà la valutazione di impatto ambientale
Questa mattina si è riunita la prima seduta della conferenza dei servizi
Sanremo. Sarà necessario procedere in variante urbanistica e l’opera dovrà essere soggetta alla procedura di valutazione impatto ambientale statale, con l’ok definitivo che dovrà arrivare da Roma. Sono questi i due capisaldi emersi nella seduta della conferenza dei servizi preliminare all’approvazione del progetto definitivo di restyling del Porto Vecchio che si è tenuta questa mattina a Palazzo Bellevue. Primo step di una procedura tecnica che sfocerà con la pubblicazione del bando di gara da parte del Comune.
Alla riunione, a cui hanno partecipato circa una ventina di enti – tra i quali gli uffici della Regione, la Capitaneria di porto, Asl1, l’Agenzia del demanio e, chiaramente, la Porto di Sanremo Srl, società promotrice del progetto di riqualificazione straordinaria facente capo alla cordata Lagorio-Vitelli – si sono affrontati gli aspetti inerenti all’iter burocratico che dall’approvazione in consiglio comunale del progetto dovranno succedersi fino alla posa della prima pietra.
In un clima collaborativo, la conferenza dei servizi, che riunisce tutti i soggetti interessati, acquisisce pareri, concede nulla osta, ha individuato nello Stato l’ente competente all’emissione della VIA (data la mole dell’intervento ipotizzato), autorizzazione che sostituisce o coordina tutte le altre, comprende intese, concessioni, licenze, pareri e assensi comunque denominati in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l’esercizio dell’infrastruttura.
Documento principale della VIA è lo studio di impatto ambientale con il quale vengono approfonditi gli aspetti che riguardano le possibili conseguenze sul patrimonio naturale e, in questo caso, sull’ecosistema marino, dell’opera in approvazione.