L’appello di Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera) e della biologa Airoldi ai Comuni: «Evitare i palloncini, sono un pericolo per l’ambiente»

10 gennaio 2020 | 10:58
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L’appello di Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera) e della biologa Airoldi ai Comuni: «Evitare i palloncini, sono un pericolo per l’ambiente»

«Il futuro dell’ambiente è nelle mani di ognuno di noi, il vero regalo per i bambini che erediteranno il pianeta non sono i palloncini, ma una chiara spiegazione del perché é saggio evitarli»

Bordighera. Le parole di Mara Lorenzi, consigliere di Civicamente Bordighera, e della biologa Sabina Airoldi:

«Nei recenti giorni di festa, si sono visti tanti palloncini che decoravano, allettavano, scappavano, volavano. Si sono visti sia nei Comuni che si sono impegnati a mitigare l’impatto della plastica monouso, dichiarandosi plastic-free; sia in quelli che non hanno ancora scelto questo impegno.

Perché parlarne? Perché dopo i brevi momenti della festa e del gioco i palloncini diventano degli inquinanti da non sottovalutare. I palloncini più artistici e variopinti, oggi comunemente venduti durante le feste popolari, sono di foil o mylar, una plastica metallizzata. Quelli ancor più resistenti sono di bubble, una plastica particolarmente elastica. Quindi questi tipi di palloncini hanno il problema intrinseco di introdurre nell’ambiente rifiuti da riciclare o che inquinano per secoli.

E anche i palloncini ”classici”, che sono di lattice e quindi biodegradabili, subiscono un trattamento chimico che ne aumenta notevolmente la durata, trasformandoli in oggetti che necessitano di anni per decomporsi in mare. Ma la conseguenza peggiore è che moltissimi dei palloncini gonfiati ad elio, interi o i loro resti, finiscono sugli alberi, a terra, o, se persi lungo la costa, inevitabilmente in mare; diventando un vero e proprio pericolo per molti animali.

Anche i palloncini gonfiati ad aria si rompono, e i loro residui abbandonati all’aperto diventano materiale inquinante per il mare. Sono infatti molto ben documentati i danni provocati dai palloncini e dai loro resti su tartarughe, uccelli, pesci, delfini, e capodogli – che se ne cibano rischiando di morire soffocati o di morire di fame, o anche semplicemente di trasferire microplastiche nella rete alimentare e quindi anche nell’uomo.

Molte località intorno al mondo hanno bandito l’uso di palloncini nelle feste popolari e in eventi all’aperto, istituendo multe sostanziose per chi li usa e per chi li vende. Auspichiamo che anche i Comuni di questo territorio accelerino il loro ruolo di guida al rispetto ambientale. In questo momento, in cui il futuro dell’ambiente è nelle mani di ognuno di noi, il vero regalo per i bambini che erediteranno il pianeta non sono i palloncini, ma una chiara spiegazione del perché é saggio evitarli».