Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva

27 gennaio 2020 | 18:29
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Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva
Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva
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Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva
Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva
Imperia e la pallapugno al centro di un intero episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva

Humor, storia, tecniche sportive, tensione e un finale inatteso in “Disappster”

Imperia sarà protagonista di un episodio della prima serie internazionale di investigazione sportiva. «Sappiamo tutto tranne la data del ciak» – ha dichiarato la produttrice e protagonista Daniela Scalia, conosciuta al grande pubblico dello sport per gli anni a Sportitalia ed Eurosport, soprattutto come primo volto femminile del rugby e in seguito anche di hockey, cricket, sport storici e britannici in particolare – «Sarà un episodio a base di pallapugno, tensione, humor, eccellenze locali, con un accenno non rivelabile a un problema grave di questa magnifica area».

Più precisamente sarà la prima o seconda puntata della seconda stagione (ogni stagione è composta da 6 episodi basati su luoghi, sport e investigazioni completamente diversi).

«Con i nostri riferimenti locali (che ormai consideriamo dei colleghi a tutti gli effetti) abbiamo tentato di mettere “Disappster” nel finale di stagione 1, ma, caviamocela così, non tutti sono motivati e ricettivi come Claudio Motosso e Claudio Carli, i due motori della Pallapugno San Leonardo».

Claudio Motosso, giovane atleta e insegnante di educazione fisica, da studioso e appassionato di pallapungo, di epoca comunale e della sua città, ha un ruolo rilevante sia in fase preparativa che recitativa, ma gli autori preferiscono non sbilanciarsi sulla trama e sul finale.

La serie racconta le vicende di un’agenzia di investigazione sportiva con base a Lugano che lavora a protezione e supporto di atleti, società e federazioni. Ogni episodio inizia e finisce, ed è quindi guardabile anche singolarmente.

In Croazia il “Novi List” ha definito SPORT CRIME “un CSI con lo sport al posto del sangue”. «Mi sembra un paragone logico» – ha dichiarato il telecronista di hockey e rugby Luca Tramontin che ha studiato da “Fiction Writer” a Mediaset quando giocava nella polisportiva Milan: «Panchinavo o tribunavo, e dopo qualche mese mi hanno spedito a Brescia» tiene a precisare l’ideatore della serie TV con il solito humor e l’allergia per lo status di VIP.

«Deve rassegnarsi, Luca con il suo mix di muscoli, horror e humor è il centro della serie, anche nelle proiezioni private emerge il suo impatto sulle persone» – ha dichiarato Gianluca Veneziano, un altro telecronista “ovale” di Eurosport ora passato alla produzione dell’attesa serie.

L’agenzia è composta da Jaden, un hacker di colore a base di rap, simpatia e movenze break (Toussaint Mavakala), Jasmine, una segretaria dominicana fintamente superficiale e terribilmente acuta (Samantha Schenini Galvan), Laura, un’avvocata fredda, elegante, rigida al limite del comico (Elettra Dullimore Mallaby) in perenne contrasto con il rugbista-rocker burlone e pericoloso Luka “Dabs” Kriv (Luca Tramontin). A gestire questa gang efficiente, bilanciata tra sportivi e non sportivi, formali e informali, la razionalità di Daniela Goblin (cognome scelto in omaggio alla grande rock band torinese), impersonata da Daniela Scalia.

Sulla componente femminile del cast si accende Luca Tramontin, tendenzialmente restio a parlare del suo personaggio: «Le mie attrici italiane preferite sono a bordo, che siano famose o no in Italia non ci interessa, le valutazioni sono altre. L’avvocata diventerà un cult, nelle scene di ufficio Elettra diventa Legal Lady e mi disprezza, io torno ai tempi del Liceo (ammesso che sia mai cresciuto) e le rispondo male, magnifico, un mondo parallelo. Jasmine/Samantha è l’esordiente che altre produzioni ci ruberanno presto, e le due ricorrenti Alice Piano (che avrà un ruolo rilevante in “Disappster”) e Linda Messerklinger sono due fuoriclasse. Alice (Alba) è la solare, strutturata modella amica di Dani, Linda (Haida) un mistero carismatico e fiabesco con compiti molto pratici. Questi sono ruoli per grandi attrici, mentre noi sportivi abbiamo dialoghi più brevi e scena basate sui gesti tecnici».

Alla fine della prima stagione (febbraio/marzo 2020) ci sarà l’accordo con una delle “solite” grandi piattaforme o una distribuzione “open” cioè in tutto il mondo, paese per paese, nei maggiori canali in chiaro. La seconda stagione (che contiene “Disappster” in posizione 1 o 2) a seguire, ipoteticamente a fine 2020.

«Per lo staff e gli invitati però ci sarà una proiezione privata dell’episodio imperiese appena terminato il montaggio – dice Luca Tramontin – abbiamo fatto così a Torino, 200 persone al cinema della Film Commission. Serve a raccogliere pareri e a festeggiare un grande lavoro fatto insieme. Non rapite Claudio Motosso, conosce il finale e ha visto la puntata di Torino».

La parola torna a Daniela Scalia: «Cerchiamo sport sconosciuti e spettacolari, contattiamo i responsabili, poi se reagiscono con intelligenza e interesse mettiamo in moto la pre-produzione e valutiamo, se non abbiamo risposta o sentiamo discorsi farneticanti passiamo oltre. Dal primo messaggio con Claudio Motosso e Claudio Carli abbiamo capito che sarebbe nato “Disappster”. Luca studia e conosce migliaia di sport locali, li vuole vedere e giocare tutti (con risultati molto diversi). Mi ha mandato una scheda e un video della Pallapugno dicendo “Guarda, perchè un turista che va al Palio di Siena non dovrebbe andare alla Pallapugno?”. Poi tornando da Cannes abbiamo fatto un sopralluogo a San Maurizio, incantevole, i due Claudio conoscono ogni pietra e ogni abitante, che ci serva un permesso o una comparsa loro ci sono. Purtroppo è raro trovare persone così, anche e soprattutto in Liguria tutti si lamentano della poca visibilità ma poi non spendono un’ora per mostrare i loro posti e i loro sport su Netflix».

La sceneggiatura è ancora in cantiere, ma sicuramente si vedrà Pietrabruna (sia nella trama che nella realtà i protagonisti alloggeranno all’Agriturismo Le Volte di Pietra Antica, grazie alla collaborazione di Roberta Guglieri) e il centro storico di Porto Maurizio. Al momento la puntata imperiese non prevede altri sport a parte la pallapugno, ma nella natura narrativa della serie c’è la costante compresenza di altri sport in un solo episodio. Molte scene non sono ancora state locate esattamente, «dipenderà dalla ricezione e da aspetti pratici, cioè dal tipo di contenuti e supporto che riceveremo o non riceveremo dal luogo» – spiega Daniela Scalia.

Nel ruolo di se stessa anche Imperia TV, coinvolta in una parte di trama non rivelabile, ma gli autori sono molto soddisfatti dell’accordo con la direttrice Lorella Zunino.

La serie si muove tra sport amatoriali, disabili, professionisti, al maschile e al femminile. Alfredo Rota (olimpico di scherma), Alessandro Abbio, Andrea De Beni e Dimitri Lawers (grandi nomi del basket), Giada Grisetti (internazionale di ginnastica artistica), Tiago Pugno (campione svizzero di boxe), Stefano Bettarello (il più grande rugbista italiano di sempre, il primo a giocare con i Barbarians) e altri si mescolano a giovani emergenti o amatori, a seconda di quello che serve alla trama.

Gli sport della prima stagione, in varia forma, sono: Pallanuoto, MMA, Boxe, Rugby, Hockey, Football Gaelico, Scherma, Basket “normo” e “wheelchair”, Hockey su ghiaccio, Atletica.

Un nome inaspettato e non sportivo: Robin Le Mesurier, il celebre chitarrista di Rod Stewart e Johnny Hallyday in un episodio sul mondo sommerso e molto ampio della preparazione atletica delle rockstar.

La sede dell’agenzia Seams è narrativamente locata a Lugano, ma le immagini che precedono Imperia spaziano tra Cantone Ticino, Lima (Perù), Polesine, Rovigo, Verona, Montecarlo, Cannes, Villefranche sur Mer (luogo caro ai fanatici dei Rolling Stones), Slovenia (Markovšina) e molta Croazia, soprattutto Rijeka/Fiume e l’area del Quarnaro.