Giornata della Memoria a Vallecrosia, il prefetto Intini: «Serve a ricordare ai giovani le azioni che hanno rovinato la nostra storia»

27 gennaio 2020 | 12:58
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Il sindaco Biasi: «Qui c’era un campo di raccolta da dove sono partiti 22 residenti che non tornarono dai campi di concentramento»

Vallecrosia anche quest’anno ha celebrato la Giornata della Memoria. «Il 27 gennaio è una data importante, fissata da una legge del 2000 come Giornata della Memoria. E’ la giornata che ricorda tutti coloro che sono stati deportati e internati, molti di loro hanno perso anche la vita. E’ un giorno importante che serve a ricordare alle attuali generazioni e ai giovani, che non hanno vissuto quei tempi, l’importanza di contrastare queste azioni che hanno rovinato un periodo della nostra storia – ha dichiarato il prefetto Alberto Intini – Quindi tutte quelle azioni che all’epoca della Seconda Guerra Mondiale hanno portato alla Shoah, alle deportazioni e alle leggi razziali».

«E’ un segnale tangibile ed importante la scelta della Prefettura di celebrare questa giornata a Vallecrosia. Qui, c’era un campo di raccolta – ha detto Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia – 22 residenti sono partiti da questo campo di raccolta per andare in campi di concentramento da dove non tornarono più. Vallecrosia come città è testimone che i suoi figli hanno pagato a caro prezzo quella che è stata una follia umana che ha portato ad un genocidio che tutti quanti conosciamo. Sono fiero di aver ospitato questa iniziativa  provinciale perché i momenti che stiamo vivendo vanno sottolineati  con quello che è il ricordo soprattutto per le nuove generazioni. Non hanno vissuto questa esperienza quindi tocca a noi non far dimenticare quella che è la libertà e l’importanza della bandiera italiana».

L’intervento dell’assessore regionale Gianni Berrino:

Presso la colonna nei Giardini di Via San Rocco, che ricorda il campo di raccolta per ebrei operativo a Vallecrosia tra il febbraio e l’agosto 1944, è stata deposta una corona di alloro, davanti al cippo posto il 27 gennaio del 2012, alla presenza del prefetto della Provincia d’Imperia, Alberto Intini, del sindaco Armando Biasi, dell’amministrazione comunale, dei rappresentati di alcuni paesi e città vicine, delle autorità cittadine, delle scolaresche, che hanno letto poesie e fatto cartelloni per l’occasione, degli alpini, del gonfalone cittadino, delle associazioni dell’arma e dei cittadini.

Diversi gli interventi durante la cerimonia, ma particolarmente toccante è stata l’allocuzione tenuta dalla scrittrice locale Paola Maccario. Durante la cerimonia è stata consegnata alla vedova di Bernardino Ferrero la medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti dal 1943 al 4945, mentre sono state consegnate delle pergamene ai ragazzi degli istituti che hanno partecipato al concorso “I giovani ricordano la Shoa“: l’istituto comprensivo Sanremo levante, la Scuola paritaria Santa Marta di Ventimiglia e l’istituto comprensivo Biancheri di Ventimiglia.

Questa sera le celebrazioni continueranno alle 20,45, presso il salone parrocchiale in via San Rocco, dove andrà in scena la lettura teatrale ”O tutto o niente”, sette quadri sulla vita di Edith Stein, morta a Auschwitz il 9 agosto del 1942. I testi sono del professore del Liceo Aprosio di Ventimiglia, Nanni Perotto.