Ferrovia Ventimiglia-Cuneo, Pastorino (Linea Condivisa): «Restano i disservizi ma Toti se ne dimentica»
«Totale assenza di coordinamento fra le regioni. Per la gestione, la Liguria trovi un’intesa con tutti gli attori coinvolti»
Ventimiglia. «Ancora una volta la giunta e il presidente Toti dimostrano di tenere in scarsa considerazione i collegamenti ferroviari regionali. Nell’incontro svoltosi di recente a Ventimiglia, Toti ha sorvolato sul problema dei frequenti disservizi che si verificano sulla linea di collegamento con Cuneo». Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, che si unisce alle proteste dell’associazione “Giuseppe Biancheri”, che da anni svolge sul territorio iniziative di sensibilizzazione volte al sostegno della ferrovia fra Liguria e Piemonte.
«La Ventimiglia-Cuneo è una fra le ferrovie più neglette nel già disastrato panorama ligure. Eppure è un collegamento importante, non solo per garantire la mobilità dell’entroterra e dell’estremo ponente, in un’area impervia per il traffico veicolare e in cui resta irrisolta l’annosa vicenda del traforo del Tenda bis; ma anche in funzione turistica e paesaggistica, in quanto unisce il mare della Riviera con le vette alpine, attraversando un’area di straordinaria bellezza – sottolinea Pastorino -. Una ferrovia che ha moltissimi estimatori anche all’estero e che è candidata a diventare patrimonio Unesco, proprio grazie all’opera dell’associazione Biancheri e dell’architetto Marcarini».
«Purtroppo la Ventimiglia-Cuneo sconta un pesante fardello: è una linea regionale e, al contempo, internazionale, in quanto percorre una rilevante tratta in territorio francese. Mentre in Italia è amministrata da Regione Liguria e Regione Piemonte. O meglio: dovrebbe essere amministrata – ricorda Pastorino -. Eppure, le popolazioni della val Roja e del cuneese hanno sempre dimostrato attaccamento al mezzo ferroviario. Lo hanno dimostrato sensibilizzando le autorità transalpine e italiane con frequenti manifestazioni e con mobilitazioni sui social».
«Ciononostante continuiamo ad assistere a una totale mancanza di coordinamento fra le diverse regioni transfrontaliere, in primis Regione Liguria, come dimostrato dal presidente Toti nella visita di ieri a Ventimiglia. Auspichiamo che la Liguria intraprenda una politica di intesa con tutti gli attori coinvolti, trovando strumenti di gestione condivisa, sul modello di quanto avviene in altre regioni italiane di confine – conclude Pastorino -. Bisogna affrontare la questione della ferrovia Ventimiglia-Cuneo. Non solo per salvarla da un lento e inesorabile declino, ma soprattutto per trasformarla in uno straordinario strumento di rilancio dell’entroterra nell’estremo ponente, sfruttando appieno le enormi potenzialità turistiche».