Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori

9 gennaio 2020 | 09:00
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Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori
Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori
Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori
Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori
Bordighera, tutto il mondo in un presepe: la collezione della signora Maria incanta i visitatori

Li colleziona da quasi 70 anni. Il suo sogno: il rilancio del presepe nella Chiesa dei Fiori di Bordighera

Bordighera. C’è quello del Guatemala con la Madonna in pantaloni e quello della Norvegia, con una foca nella grotta al posto del bue e dell’asinello. Nei 61 presepi appartenenti alla collezione della signora Maria Letello, vedova Filip, 78 anni, c’è tutto un mondo fatto di fede, devozione, amore, capace di emozionare gli oltre duemila visitatori che l’hanno apprezzata in pochi giorni di esposizione.

Grazie all’aiuto di un volontario della parrocchia dell’Immacolata Concezione, Walter Bifermi, 73 anni, e al parroco padre Faustino, nell’oratorio della chiesa di Bordighera è stata esposta parte di una collezione che conta oltre 100 pezzi appartenente alla signora Maria. Una raccolta di manufatti, provenienti da tutti i paesi del mondo, che Maria Letello ha iniziato fin da ragazzina. «I presepi mi sono sempre piaciuti – racconta – In particolare ho sempre avuto una passione per la Madonna. Ancora oggi, nel presepe che realizzo in casa mia durante le festività, metto due madonnine: quella appartenente al presepe esposto e quella di quando ero bambina. Una statuina piccola, alla quale sono molto affezionata e che non manca mai».

Sì perché a casa della signora Maria, a Bordighera, non c’è spazio per esporre tutti i presepi. Per cui ogni anno, in occasione del Natale, ne prepara solo uno da sistemare sul caminetto.

Lo scorso Natale, per la prima volta, ha mostrato al pubblico i suoi presepi. Ne ha scelti una sessantina, provenienti da circa 50 Paesi sparsi in sei continenti. E così in una sola stanza, nell’oratorio affianco alla chiesa, sono stati esposti presepi di Cile, Perù, Cina, Giordania, Israele, Polonia, Svizzera, Francia, Guatemala e via dicendo.

Ma come ha fatto, Maria Letello, a collezionarli? «Non mi sono mai mossa da Bordighera – dice ridendo – Ma ho avuto la fortuna di avere due cognati che, per lavoro, hanno viaggiato in tutto il mondo: uno su una nave da crociera e uno su un mercantile. Inoltre conosco una suora missionaria in Burkina Faso che me ne ha portati alcuni del suo Paese e altri me li farà avere presto dalle sue consorelle del Ghana».

D’altronde tra amici e parenti, in quasi settant’anni di collezione, la voce si è presto sparsa. E quando qualcuno chiede: «Vorrei fare un regalo a Maria, cosa prendo?», la risposta vien da sé: «Falle un presepe». E così, piano piano, Maria Letello ha creato una collezione di pezzi unici che a Bordighera non ha sicuramente eguali. E forse nemmeno in tutta la Liguria.

In pochi giorni, dal 24 dicembre al 6 gennaio, sono state oltre 2mila le persone che hanno visitato la mostra. Alcune di queste hanno emozionato Maria. «La sera di Natale ho pianto – racconta la donna, ancora commossa – E’ entrato un signore che non avevo mai visto e mi ha detto: “Sono polacco, lei non ha idea di sapere quanto mi renda felice vedere un pezzo della mia terra qui”. E non è stato l’unico. E’ venuta una donna peruviana, che non conoscevo. Ha detto che erano vent’anni che si trovava in Italia per lavoro e per tanti motivi non era più riuscita a tornare in Perù. Ha fatto le foto al presepe del suo Paese e allo scoccare della Mezzanotte le ha mandate a suo padre, in Perù, lo ha chiamato dicendogli: “Guarda papà, sono dall’altra parte del mondo e sono davanti al nostro presepe che penso a te”. Sono cose che commuovono».

«Ho visto gente piangere davanti al presepe del proprio Paese – aggiunge – E’ stato davvero bello, per me, sapere che la mia collezione ha toccato tanti cuori».

Tra tutti quelli che possiede, alcuni anche antichi, come il presepe che fu degli eredi di padre Lantrua (San Giovanni da Triora), il preferito di Maria è quello proveniente dalla Norvegia. «C’è san Giuseppe con una fiocina in mano – spiega – La Madonna è vestita da eschimese e al posto di bue e asinello, che ovviamente sarebbero morti di freddo, c’è una foca. I re magi sono invece tre Santa Claus».

Nonostante la sua collezione cresca ogni anno di più, Maria ha un sogno: quello di vedere rilanciato il presepe permanente presente nella chiesa dei Fiori alle Due Strade. «E’ bellissimo, un capolavoro realizzato da un artista spagnolo – dice – Spero che la sua importanza venga capita e che venga curato e pubblicizzato maggiormente».