Ventimiglia, ex ferroviere agli arresti domiciliari per bancarotta

17 dicembre 2019 | 16:56
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Ventimiglia, ex ferroviere agli arresti domiciliari per bancarotta

E’ stato l’ultimo amministratore di diritto della società ‘Nuove telecomunicazioni’

Ventimiglia. L’ex ferroviere di Ventimiglia Gianluigi Leveratto, 65 anni, è finito agli arresti domiciliari per “fatti di bancarotta e reati tributari”, in quanto ultimo amministratore di diritto della società ‘Nuove telecomunicazioni’, operante nel settore della progettazione e costruzione di infrastrutture.

L’inchiesta, portata avanti dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, vede come principale indagato il noto manager delle telecomunicazioni Pietro Mazzoni, finito in carcere.

Stando a quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali, il fallimento della ‘Nuove telecomunicazioni spa’ risale al 2016 ma nella nuova società ‘good company’ erano finiti solo i crediti ed i valori, “così svuotando di fatto di tutto il buono”, hanno spiegato gli inquirenti. Gli accertamenti sono stati seguiti dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, che coordina alla Procura di Roma il pool di magistrati che perseguono i cosiddetti reati economici.