Tegola sull’appalto comprensoriale dei rifiuti. Coop annuncia: «Dimenticati 12 operatori»

9 dicembre 2019 | 10:40
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Tegola sull’appalto comprensoriale dei rifiuti. Coop annuncia: «Dimenticati 12 operatori»

A rischio posti di lavoro e lo stesso affidamento

Ventimiglia. Dodici operatori ecologici non conteggiati e dunque non inseriti nell’appalto per i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e di igiene urbana del bacino ventimigliese, comprendente i Comuni di Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta San Michele, Ospedaletti, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia e Ventimiglia (capofila) che, il 27 novembre 2017, hanno stipulato una convenzione avente per oggetto «il coordinamento, l’attuazione e la gestione associata dei compiti, delle funzioni amministrative comunali e delle attività connesse ai servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e assimilati e servizi annessi».

Una ‘mancanza’, quella sottolineata dalla cooperativa sociale Delta Mizar a cui fanno capo i dodici operai che, qualora trovasse conferma, potrebbe costituire una tegola pesantissima sul nuovo sistema comprensoriale di igiene urbana, per il quale è stato predisposto un capitolato d’appalto, sulla base del progetto redatto dalla società cooperativa Erica e successivamente pubblicato un bando da 90milioni di euro. Una tegola da diverse centinaia di migliaia di euro, se si pensa al costo per coprire gli stipendi e i contributi di 12 operai per sette anni di contratto (come previsto dal bando stesso).

E non è tutto. Nel capitolato risultano conteggiate le ore di lavoro attualmente compiute dagli operatori, senza però che questi siano stati contati tra il personale da assumere.

La lettera inviata il 6 dicembre scorso dalla coop alla Centrale Unica di Committenza, ai Comuni interessati e alle organizzazioni sindacali parla chiaro: «Esaminando l’allegato 3 al Capitolato Speciale d’Appalto – Personale oggetto della clausola sociale (Art. 23 comma 2) – dell’Appalto dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, abbiamo riscontrato l’assenza del personale impiegato dalla cooperativa Delta Mizar. Gli operatori svolgono servizio di spazzamento stradale e raccolta domiciliare dei rifiuti presso i Comuni di Airole, Olivetta San Michele, Dolceacqua, Rocchetta Nervina, Isolabona, Castelvittorio, Vallecrosia, San Biagio della Cima, Soldano e Seborga. Per un totale di 12 operatori impiegati sul territorio, che non sono stati contemplati nel suddetto bando e che verranno cessati al cambio di affidamento e per i quali verrà richiesta l’applicazione della clausola sociale».  Per i propri lavoratori, dunque, la Delta Mizar è pronta a scendere in campo chiedendo il mantenimento del posto di lavoro nonostante la loro esclusione dal capitolato d’appalto. Questo potrebbe comportare un aumento dei costi, anche insostenibile, per il futuro gestore del servizio di igiene urbana. Ma non solo: se i lavoratori non riuscissero a mantenere il loro posto, dodici persone rimarrebbero senza un impiego in un territorio, tra l’altro, dove non è così facile trovare un lavoro.

Un problema sociale, che si ripercuoterebbe inoltre sulla stessa qualità del servizio offerto ai cittadini dal nuovo appalto unico. Il territorio si troverebbe infatti con dodici persone in meno impiegate per garantire igiene e decoro. Una perdita altissima, dunque, sotto ogni punto di vista.