Rocchetta Nervina, una gru da 100 tonnellate per installare un ponte lungo 42 metri
Oggi la visita dell’assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone che promette: «Verrà ripristinata anche provinciale»
Rocchetta Nervina. Sarà una gru dal peso di 100 tonnellate con un braccio lungo 14 metri ad installare il ponte, a sua volta lungo 42 metri, necessario per bypassare la frana che, lo scorso 27 novembre, ha interrotto la viabilità della strada provinciale 68, al confine tra i Comuni di Dolceacqua e Rocchetta Nervina, causando il completo isolamento della comunità rocchettina.
E’ quanto si è appreso oggi nel corso del sopralluogo tra tecnici e amministratori comunali e provinciali, a cui ha preso parte anche l’assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone. «Ho trovato una situazione in cui tutti stanno facendo quello che ci siamo prefissati e che i sindaci avevano chiesto a gran voce, così come avevano chiesto i cittadini che sono ancora, purtroppo, isolati», ha dichiarato Giampedrone, che ha promesso il massimo apporto per ripristinare al più presto una situazione di normalità. «Il ponte verrà montato poco più in basso – ha spiegato l’assessore – E poi verrà traslato e trascinato fino al suo posizionamento. Non si smetterà un secondo di lavorare cercando di raggiungere l’obiettivo prima possibile, cioè entro la fine della prima settimana di gennaio o l’inizio della seconda. Questo è l’obiettivo che i tecnici mi hanno appena comunicato e spero che sia anche un qualche cosa che possa sollevare un pochino tutti quei cittadini che da tanti giorni vivono in una condizione di precarietà totale».
Il ponte ‘Bailey’, infrastruttura di tipo militare in metallo, avrà un costo (tra lavori necessari alla sua installazione e affitto) di circa 700mila euro, ma sarà comunque una soluzione provvisoria. «In parallelo – ha aggiunto Giampedrone – Si lavorerà al ripristino totale della infrastruttura provinciale, perché vogliamo ridare una strada degna di tale nome e non una soluzione provvisoria come spesso troppe volte accade in Italia, che poi diventa definitiva».
Il sindaco di Rocchetta, Marco Rondelli, non perde ancora le speranze e spera che l’infrastruttura possa essere pronta prima di Natale, così come sembrava possibile inizialmente. Il problema, però, «è che sono emerse nuove criticità – ha detto Rondelli – Nel senso che qui serve una gru di dimensioni notevoli per poter piazzare questo ponte per cui si sono aggiunte nuove opere da realizzare. Si cerca e si spera di avere una viabilità nel più breve tempo possibile. Ci sono dei tempi tecnici che, però, purtroppo non dipendono da nessuno, se non sarà prima di Natale speriamo che sia tra Natale e Capodanno. L’importante è aver trovato una soluzione che ci dia una viabilità».
Massimo sostegno arriva dalla Provincia, come sottolineato da Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure e consigliere provinciale: «E’ la Provincia dei sindaci, i sindaci hanno bisogno di essere aiutati in questo caso perché ci sono delle comunità, come quella di Rocchetta, che stanno soffrendo un disagio importante. Nei prossimi giorni completeremo le operazioni propedeutiche all’installazione del ponte. Lavoreremo alacremente anche nelle feste natalizie per consegnare al più presto questa infrastruttura importante, un’infrastruttura sì provvisoria ma che garantisca prima del ripristino della strada danneggiata quella che è la normale vivibilità della comunità di Rocchetta».
Al momento le spese per il ponte sono completamente sostenute dalla Provincia: «Ovviamente speriamo che siano rimborsate dalle somme urgenze dei fondi di Protezione Civile – ha detto Giuffra – In ogni caso noi andiamo avanti perché di fronte alla sicurezza e all’isolamento di cui sta patendo una comunità importante come quella di Rocchetta Nervina non ci fermiamo di certo davanti ad esigenze economiche».
A spiegare tecnicamente l’intervento è l’ingegnere delle Provincia Michele Russo: «Il problema principale per noi è quello di sistemare in modo idoneo la gru che pesa 100 tonnellate a ha un braccio di 14 metri, quindi farla arrivare nel modo più idoneo possibile su questa strada che non è certamente delle più larghe, dovremo anche fare molta attenzione suoi nostri pontini che sono su questa arteria. Abbiamo già creato un terrapieno, perché una gru del genere ha bisogno di certi supporti dal punto di vista strutturale. Stiamo già lavorando per creare le due spalle del ponte: una spalla è già in costruzione e l’altra verrà iniziata domani».
Oltre alla gru più imponente ne arriverà una seconda che assemblerà i pezzi del ponte che, una volta montato, verrà sollevato e installato dalla gru più grande.