Riviera isolata, la rabbia degli albergatori. Pilati: «Ci sentiamo abbandonati»

Il presidente provinciale di Federalberghi: «Presenze in calo incertezza per il futuro». L’odissea di una turista di Losanna diretta a Diano
Diano Marina. «Ponti crollati, restringimenti di carreggiate in autostrada per cantieri fantasma, traffico ferroviario in tilt, mareggiate, spiagge che non esistono più. E intanto le presenze sono in calo e per Capodanno non possiamo neanche contare sul passaggio». E’ il grido di dolore di Americo Pilati, presidente provinciale di Federalbeghi, che riassume lo stato d’animo degli imprenditori turistici della Riviera di Ponente.
«Il danno di immagine che deriva da tutto quello che viene trasmesso – prosegue Pilati – è incalcolabile. Una mia cliente di Losanna mi ha chiamato ieri sera disperata. Dopo 8 ore di viaggio era riuscita a raggiungere Savona alle 20 per arrivare in albergo a Diano alle 21.30. Teniamo aperti le nostre strutture, facciamo tutti gli sforzi possibili per mantenere le città vive ma ci levano tutto l’entusiasmo. Mi domando come sia stato possibile che si sia deciso di fare manutenzione a un ponte sulla ferrovia propria in questo periodo e allo stesso modo sostituire i pannelli fonoassorbenti in autostrada?».
«Ci sentiamo abbandonati. Assistiamo impotenti a qualche presa di posizione del governatore della regione Liguria Giovanni Toti, dell’assessore e di qualche sindaco ma non c’è quella mobilitazione che ci sarebbe in altri paesi come in Francia. Inoltre continuiamo a vivere nell’incertezza sui tempi dei cantieri. Rischiamo di fare qualcosa nei tre giorni di Capodanno e basta».